Indice Argomenti
Questa parentesi è dedicata a un problema di malnutrizione spesso trascurato che, tuttavia, in chi affronta le terapie oncologiche non va trascurato: l’obesità sarcopenica.
Obesità sarcopenica nel paziente oncologico: di cosa si tratta
Chi affronta una diagnosi di tumore può andare incontro a un problema di malnutrizione che viene distinta in:
- malnutrizione per difetto. Si tratta di una condizione che comporta la perdita di peso corporeo e che rappresenta lo stato più frequente soprattutto nelle persone che ricevono una diagnosi di tumore all’apparato gastrointestinale, pancreas, testa, collo.
- malnutrizione per eccesso, che, come ci spiega il Dott. Artale riguarda la situazione di persone in sovrappeso, obese o che stanno affrontando terapie ormonali come nel caso di tumori al seno ormono sensibili e tumore della prostata.
Questo secondo problema è spesso misconosciuto e trascurato. Qui la malnutrizione si nasconde nella sarcopenia, detta in questo caso obesità sarcopenica, che consiste nella perdita della massa muscolare – massa magra – a prescindere dal peso corporeo.
Per questo anche chi fa terapia ed è sovrapeso o obeso deve tenere monitorata strettamente la variazione del peso corporeo con l’obiettivo di evitare un dimagrimento che può ripercuotersi sulla perdita di massa magra, cioè dei muscoli.
Obesità sarcopenica: perché si perde massa magra?
Nei casi in cui si sia sovrappeso o si guadagni peso a scapito della massa muscolare si parla di obesità sarcopenica. La sarcopenia, come spiegato in un approfondimento dal dott. Sukkar, è un disturbo che solitamente colpisce maggiormente gli anziani. Tuttavia è un problema diffuso in chi riceve una diagnosi di tumore per ragioni legate alla malattia stessa.
Le cellule tumorali, infatti, producono delle sostanze infiammatorie, chiamate citochine infiammatorie, che vengono prodotte in parte anche dal nostro stesso sistema immunitario che cerca in tutti i modi di contrastare la malattia. Le citochine provocano la degradazione non solo del tessuto adiposo (grasso) ma anche delle proteine di cui sono composti i nostri muscoli.
A questo si aggiunge spesso una perdita di peso causato dagli effetti collaterali delle terapie come perdita dell’appetito, alterazione dei sapori, difficoltà a deglutire, nausea. Purtroppo questa perdita di peso, soprattutto se repentino, comporta inevitabilmente una perdita della massa magra ovvero dei muscoli. La conseguenza inevitabile è una diminuzione dell’energia, un aumento del senso di stanchezza con un impatto sulla qualità della vita in generale. Nei casi più gravi questa condizione può portare all’interruzione delle terapie stesse.
Per queste ragioni, come già detto, anche chi è sovrappeso o obeso deve stare attento alla perdita di chili durante le terapie, perchè a differenza delle persone sane, in caso di dimagrimento la percentuale di perdita della massa magra risulterà maggiore.
Lo stesso principio vale anche per le persone che stanno facendo terapia ormonale, come le donne con tumore al seno o gli uomini con tumore alla prostata. Anche in questo caso non va trascurata la salute dei muscoli. Quindi qualsiasi modifica del regime alimentare va valutato con un nutrizionista.
Obesità sarcopenica: l’importanza di un counseling nutrizionale
Il primo consiglio per affrontare al meglio le terapie è parlare con il proprio oncologo di come far fronte alla perdita di peso.
Non commettere l’errore di pensare che se sei sovrappeso perdere chili è un bene!
Se hai l’impessione che l’oncologo non dia sufficientemente importanza all’alimentazione chiedi di poter ricevere un counseling nutrizionale, è un tuo diritto sancito dalla carte dei diritti del paziente oncologico.
Il counseling nutrizionale è fondamentale per valutare lo stato nutrizionale durante le cure e fare una diagnosi accurata di sarcopenia. L’obiettivo è individuare la giusta strategia alimentare definendo il fabbisogno energetico e proteico. Le proteine, infatti, sono i mattoni che formano i nostri muscoli e vanno correttamente bilanciate all’interno del regime alimentare. Il nutrizionista, se lo riterrò opportuno, potrà prescrivere anche l’assunzione di supplementi nutrizionali orali. Vanno sempre assunti su indicaazione del medico. No al fai da te!
Ricorda che i muscoli vanno supportati non solo con l’alimentazione ma anche con l’attività fisica, che come ricorda il Dott. Artale, se possibile, dovrebbe sempre far parte delle indicazioni terapeutiche. Chiedi aiuto all’oncologo e al nutrizionista per individuare un fisioterapista con cui definire un piano di attività fisica che affianchi ad esercizi aerobici, esercizi di resistenza in grado di supportare il potenziamento della massa muscolare. Qui puoi trovare alcuni esercizi elaborati con la fisioterapista Carla Puletti.
INIZIA DAL BODY-CHECK
FraParentesi ha messo a punto un test di autovalutazione del rischio di malnutrizione che può aiutarti a verificare con un rapido questionario, in tempo reale il tuo stato nutrizionale attuale. Il test si chiama Body-Check ed è stato sviluppato in collaborazione con l’onocologo Dott. Salvatore Artale e la nutrizionista Dott.ssa Nancy Grillo.
Questo approfondimento è stato sviluppato all’interno del progetto Body-check test di autovalutazione nutrizionale, strumento reso possibile grazie al supporto incondizionato di Danone Nutricia.
FILTRA PARENTESI
I più letti
Ti potrebbe interessare anche...
La legge riconosce un'inedennità in caso di licenziamento avvenuto per il superamento del periodo di assenza per malattia. Ecco cosa c'è da sapere.
Una persona con handicap con connotazione di gravità, per la legge 104, ha diritto ad agevolazioni fiscali sulle spese sostenute, ecco quali.
Durante le cure oncologiche, il viso può apparire spento e stanco. In questa parentesi insieme a ELisa Bonandini, consulente d'immagine e make up specialist, vi diamo alcuni consigli di make up per recuperare un aspetto fresco, sano.