Lo Stato assiste i malati oncologici, che si trovano in determinate condizioni economiche e di gravità della malattia, riconoscendogli l’invalidità civile a prescindere da qualunque requisito assicurativo o contributivo, nelle seguenti percentuali:
- 74%: prognosi favorevole con grave compromissione funzionale
- 100%: prognosi probabilmente sfavorevole
INVALIDITA’ CIVILE E PENSIONE DI INABILITA’: COME RICHIEDERLE
Per ottenere le prestazioni economiche assistenziali, quindi sia per l’assegno di invalidità che per la pensione di inabilità, bisogna presentare la domanda all’INPS esclusivamente per via telematica:
- ON LINE tramite utilizzo delle credenziali SPID, CIE o CNS.
- chiedendo aiuto ad un consulente del lavoro o ad un patronato
I DOCUMENTI NECESSARI
Per poter inoltrare la richiesta dovete già essere in possesso di:
– cartella medica dell’ospedale con l’esame istologico
– certificato medico/richiesta del vostro medico curante
I TEMPI DI RISPOSTA DELL’INPS
Una volta ricevuta la richiesta, in circa 2 settimane l’INPS vi inviterà ad un colloquio per le verifiche, prima di confermare l’invalidità.
Il pagamento della pensione di inabilità e dell’assegno di invalidità è di competenza dell’INPS, che ha la gestione di un apposito fondo.
I BENEFICI
I benefici sociali e/o economici connessi con il riconoscimento dello stato di invalidità dipendono dal grado di invalidità riconosciuto e dal reddito.
IN CASO DI 100% DI INVALIDITA’
Una persona in età lavorativa (18-67 anni) con un’invalidità civile del 100% ha diritto:
- Per l’anno 2023 l’importo della pensione è di 313,91 euro e viene corrisposto per 13 mensilità. Il limite di reddito personale annuo è pari a 17.920 euro.
- all’esenzione dal ticket per farmaci e prestazioni sanitarie
Questi benefici potrebbero essere compatibili con l’attività lavorativa, purchè ci sia capacità lavorativa residua o ad esempio si sia iscritti alle liste di collocamento obbligatorio.
VERSAMENTO DELL’ASSEGNO: QUANDO INIZIA E PER QUANTO TEMPO?
La pensione di inabilità o l’assegno di invalidità civile – che differiscono per la percentuale di invalidità e per il reddito annuo personale – spettano dal mese successivo alla presentazione della domanda all’INPS, salvo diversa indicazione da parte della Commissione Medica.
Al primo pagamento l’INPS verserà, gli arretrati e i relativi interessi, mentre i pagamenti successivi saranno mensili.
Generalmente dopo i 13 mesi, il diritto alla pensione di inabilità e all’assegno di invalidità decadono, perchè la prestazione sociale tende a coprire il periodo delle cure.
Diversa la situazione in cui la commissione medica dell’INPS abbia certificato un’invalidità al 100% permanente.
NOTE AGGIUNTIVE
Dopo i 67 anni non si ha diritto né all’assegno di invalidità civile né alla pensione di inabilità civile perché si ha diritto all’assegno sociale – quindi un ultrasessantacinquenne considerato invalido non riceve benefici economici.
Può però, in caso richiedere l’indennità di accompagnamento (se ne ha i requisiti).
I redditi considerati per valutare le soglie di 4k e 16k sono:
– stipendi
– redditi da lavoro autonomo
– pensioni
– terreni
– fabbricati
– rendita casa di proprietà
– affitti
– assegno di mantenimento del coniuge in caso di separazione
– interessi derivanti da deposti bancari o postali
trattamenti di fine rapporto.Per l’invalidità civile si può fare ricorso se non viene riconosciuta, si può richiedere l’aggravamento se le condizioni sono cambiate in peggio.
A meno di riconoscimento di invalidità permanente, la commissione generalmente richiede una visita di revisione all’anno e finché non c’è il risultato dell’accertamento i benefici acquisiti continuano a persistere.
Per il rinnovo della patente di guida, la persona con invalidità, si deve rivolgere a un medico autorizzato (ad esempio ASL, ACI) come qualsiasi altro cittadino.
Avv. Antonella Carbone – Avvocato del lavoro
– QUALI BENEFICI PER LA MIA PERCENTUALE DI INVALIDITA’?
– PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO
– PRESTAZIONI PREVIDENZIALI: L’ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITÀ
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