follow up oncologico
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COSA SIGNIFICA FOLLOW UP ONCOLOGICO?

Il follow up oncologico è Il periodo conclusivo delle cure che prevede controlli periodici con esami del sangue, fisici e altri tipi di test. È un momento delicato ed è importante fare un bilancio su quanto avvenuto durante la malattia. Questo per far sì che la diagnosi di tumore e le terapie oncologiche si trasformino da fallimento del corpo a vittoria della persona.

Il bilancio parte dal lavoro dell’elaborare il lutto per la persona che si era prima della malattia. Serve per imparare ad aprirsi e ad accettare la nuova identità che porta con sé un nuova condizione e una nuova situazione di salute e di benessere.

QUAL È LA DURATA DEL FOLLOW UP ONCOLOGICO?

La durata del follow up oncologico è differente per ogni paziente. Le visite di follow up dipendono da vari fattori:

  • il tipo di cancro,
  • il tipo di trattamento ricevuto,
  • la salute generale del paziente.

Generalmente i pazienti hanno appuntamento di follow up oncologico con il medico ogni 3 o 4 mesi per i primi 2 – 3 anni dopo il trattamento. Successivamente gli appuntamenti si riducono a 1 o 2 all’anno.
I tipi di esami da effettuare durante il follow up oncologico saranno basati su ciò che ritiene sia meglio il medico per il proprio paziente.

IL FISICO DOPO LE CURE ONCOLOGICHE

Dal punto di vista fisico significa guardarsi allo specchio e accettare il nuovo corpo. I cambiamenti fisici, come ad esempio l’asimmetria del seno, seppur parziale, le cicatrici, l’aumento di peso. Alcuni cambiamenti si ridurranno nel corso del tempo, altri no.

IMPARARE A VALORIZZARSI

L’invito è di cercare e trovare modi e strumenti per imparare a conoscere il nostro nuovo corpo e a volergli bene. Ad esempio valorizzare il proprio viso attraverso il make up, prendersi cura del proprio aspetto fisico con un nuovo look, con piccoli gesti quotidiani di bellezza. Ma anche scegliere un’attività fisica che liberi forza ed energia.

RICERCARE UNA NUOVA NORMALITA’

Accettare la nuova identità e la nuova vita significa anche accettare i controlli, i medici e le terapie farmacologiche che non fanno dimenticare ciò che accaduto, non mettono definitivamente nel passato la malattia.
Normalità vuol dire, dunque, convivere con uno stato di salute compromesso dal passaggio della malattia e delle terapie e che ora ha nuove caratteristiche da conoscere ed accettare.

LA PSICHE DURANTE IL FOLLOW UP ONCOLOGICO

Una nuova consapevolezza

Dal punto di vista psichico, una volta superata la fase più critica, si comincerà ad essere consapevole della propria condizione psichica.
Buon segno: il peggio della tempesta è passato. Si è sopravvissute fisicamente e ora ci si sente come arenate sulla spiaggia ad attendere qualcuno che ci indichi la direzione, dia nutrimento e si prenda cura di noi.

Potrà capitare di provare sentimenti contrastanti. Ad esempio un senso di potenza, vittoria sul male e desiderio di rivalsa nei confronti della vita. Oppure ci si potrà sentire abbandonate perchè di punto in bianco la vita non è più scadenzata dagli appuntamenti in ospedale e coi medici. Potrà permanere la paura che non si sia effettivamente guarite o che la malattia ritorni.

CAMBIANO LE PRIORITA’

Il bisogno di un nuovo bilancio

Ad ogni modo e involontariamente, l’esperienza vissuta creerà la necessità di un bilancio sulle priorità della vita. Accoglietela come un’opportunità unica di crescita personale.
Si presenterà la possibilità di guardare all’esperienza del tumore non solo come un male che si sarebbe voluto evitare, ma come l‘occasione per far piazza pulita di comportamenti, credenze, sentimenti, relazioni. Questo perchè, osservati alla luce delle nuove priorità che il cancro ha evidenziato, sono diventati inutili, superflui, dannosi per la nostra nuova vita.

Probabilmente si constaterà un ritmo diverso nel godere della vita quotidiana. Verrà spontaneo cercare una nuova conciliazione fra vita personale e lavoro dopo il tumore. Comprendere ciò che vale la pena mantenere, sia nel lavoro, che nelle relazioni.
Sarà più facile compiere delle azioni concrete di cambiamento. Ad esempio: smettere di fumare, o alimentarsi in maniera più sana o ricavare dei giorni per le vacanze. O ancora tagliare relazioni con persone opportuniste o dipendenti, allontanare amicizie caratterizzate da invidia, abitudini, competizioni.

UN AIUTO DALL’ESTERNO

Anche durante il follow up oncologico potrebbe essere utile un aiuto psicologico per ricostruire la vita su nuove fondamenta. Le cose avranno un valore diverso, si faranno valutazioni sulla propria vita passata e su come si vorrà condurre quella nuova.
Forte dell’esperienza oncologica, se la si elabora consapevolmente, si potrà sfruttare ciò che si è appreso per provare a vivere meglio di prima.

Ripensare alla vita lavorativaGratitudine: un punto di partenza per ricominciare

Scoprire e valorizzare i punti di forza

Gestire le emozioni e riconoscere il proprio corpo dopo le terapie oncologiche: esercizio corporeo


Dr.ssa Concetta Stornante – Medico Psichiatra Psicoterapeuta

Articolo pubblicato il 16 Aprile 2015 e sottoposto a continui aggiornamenti.

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