Trattamento cicatrici post operatorie: come curarle con creme e olio

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Questa parentesi è dedicata al delicato momento post-intervento chirurgico, che tra le tante cose significa anche prendersi cura della cicatrice.

Le cicatrici chirurgiche sono il risultato di un processo cutaneo del tutto naturale, e al tempo stesso complesso, che si verifica con lo scopo di riparare una lesione del derma. Una cicatrice ideale è piatta, sottile e di colore simile a quello della pelle circostante. La cura post-intervento è fondamentale affinchè si sviluppi una cicatrice poco appariscente e ben formata.

Occorre quindi prendersene cura nel modo giusto e con i giusti prodotti cosmetici in modo da prevenire la formazione di eventuali cicatrici ipertrofiche o cheloidi.

CICATRICI CHIRURGICHE: PROCESSO DI GUARIGIONE DELLE FERITE

La guarigione delle ferite prevede 3 fasi distinte, ma sovrapposte, che si susseguono nel tempo.

La prima fase del processo di guarigione di una ferita inizia subito dopo la lesione. Ha lo scopo di controllare l’emorragia e limitare la diffusione di microrganismi all’interno del corpo.

Si forma il coagulo che blocca il sanguinamento, si innescano una serie di reazioni per combattere i rischi di infezione.

Questa fase richiede da 4 a 6 giorni.

Questa fase nizia immediatamente dopo la lesione della cute. Durante questa fase si verificano cascate della coagulazione e interviene anche il sistema immunitario per prevenire eventuali infezioni.

Inizia la produzione di nuove fibre di collagene ed elastina: la cicatrice appare ancora arrossata e talvolta pruriginosa.

Questa fase dura da 3 a 6 settimane.

Questa fase ha inizio una volta completata la chiusura della ferita. La ferita si appiattisce e si rimodella grazie alla riorganizzazione di collagene ed elastina. L’epidermide si schiarisce, le fibre neoformate si allineano secondo le linee di forza, il tessuto si riepitelizza.

La cicatrice si schiarisce fino ad assumere un colore simile alla pelle circostante, si ammorbidisce, si spiana.

Questa fase può durare dai 2 mesi ai 2 anni.

COMPLICAZIONI DELLA CICATRICE POST INTERVENTO: CICATRICI IPERTROFICHE E CHELOIDI

Il giusto equilibrio tra queste fasi è fondamentale per la guarigione della ferita per scongiurare un ritardo della guarigione o la formazione di cicatrici eccessive.

Spesso, anche quando le cicatrici non presentano infezioni, si può verificare un processo alterato di cicatrizzazione con la formazione di cicatrici ipertrofiche o cheloidi. Questa situazione patologica ha sicuramente un’origine genetica ma tende a colpire in particolare:

  • le pelli più giovani perchè più reattive
  • aree anatomiche ad alto rischio: parte inferiore del viso, presterno, area pettorale, parte superiore della schiena, orecchie, collo, regione deltoide, parte superiore delle braccia.

Questo tipo di cicatrice si presenta in rilievo, solitamente rimane all’interno dei confini della lesione di origine ed è dovuta principalmente ad un eccesso di produzione del collagene. Può dare prurito e spesso regredisce spontaneamente.

Questa cicatrice ha un aspetto antiestetico poiché è irregolare ed estesa oltre i limiti della lesione. Molto spesso causa dolore e prurito. E’ formata da tessuto cicatriziale. Purtroppo non regredisce spontaneamente ma può richiedere infiltrazioni di cortisone o l’asportazione chirurgica.

Sia le cicatrici ipertrofiche, sia i cheloidi sono classificati come disturbi fibro-proliferativi derivanti da una guarigione anomala della ferita con maggiore o ridotta regolazione di alcuni processi di guarigione.

COME PREVENIRE LE CICATRICI PATOLOGICHE?

cicatriceIl processo di cicatrizzazione è influenzato da vari fattori sia genetici che esterni, tra i quali la gestione del processo infiammatorio e delle possibili complicanze infettive.

Gli studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato l‘importanza di agire fin dalle prime fasi della cicatrizzazione modulando la risposta infiammatoria.

Prevenire la formazione di cicatrici patologiche è di primaria importanza poiché possono influenzare notevolmente la qualità della vita, lo stato fisico e la salute psicologica. La prevenzione dovrebbe iniziare il prima possibile dopo la lesione o l’intervento chirurgico.

Creme e cerotti specifici possono contribuire ad un migliore esito ma chiedete consiglio al chirurgo su quale prodotto utilizzare per evitare interazione con la patologia o la terapia oncologica che state seguendo.

Come curare una ferita dopo aver tolto i punti a cicatrici post operatorie

Dopo la rimozione dei punti, la cicatrice può apparire dolente, arrossata e gonfia e la pelle ha bisogno di attenzione e cura. Per questo adottare i giusti comportamenti può fare la differenza durante il processo di guarigione di una ferita. Ecco alcuni suggeirmenti:

1. DISINFETTARE LA FERITA

E’ necessario sin da subito disinfettare la ferita tutti i giorni per evitare l’insorgenza di infezioni; monitorare la ferita in questo senso è molto importante e, nel caso notassi sintomi di infezione, bisogna avvertire il medico curante;

2. USO DI CREME E CEROTTI AL SILICONE

Si è visto che l’uso di questi prodotti limita lo stiramento della pelle durante la guarigione della ferita. In questa prima fase vanno seguite attentamente le istruzioni del medico, sia per la durata del trattamento sia per il prodotto più idoneo da scegliere;

3. USO DI PRODOTTI DERMOCOSMETICI

L’uso di prodotti dermocosmetici è consigliato dopo almeno 4 settimane dall’operazione. Quando la ferita sarà ben rimarginata si consiglia di massaggiare la cicatrice 2 volte al giorno per 10 minuti seguendo il verso della cicatrice. Questo massaggio serve per orientare le fibre di collagene preformate e va eseguito preferibilmente con una crema a base di acido ialuronico o olio di oliva ionizzato poiché sono in grado di favorire la riepitelizzazione;

4. PROTEGGERE

Per evitare un aggravarsi dell’infiammazione e soprattutto per evitare un’iperpigmentazione post infiammatoria, è necessario non esporre la ferita al sole per i primi sei mesi. Per questo è consigliato applicare sempre una protezione solare con spf 50+ ed evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde.

Prestate attenzione alla temperatura. La cicatrice infatti rimane per lungo tempo un’area insensibile, pertanto il troppo caldo o il troppo freddo posizionati direttamente sull’area potrebbero generare effetti indesiderati. Per questo è bene evitate i bagni prolungati e tamponate l’area con un panno morbido, senza frizionare.

Indossate abiti confortevoli e scegliete tessuti morbidi come il cotone, evitando costrizioni che potrebbero irritare la cicatrice a causa dello sfregamento.

Creme per il trattamento delle cicatrici post intervento chirurgico

Molti ingredienti di origine naturale vengono impiegati nei cosmetici per le loro proprietà antiinfiammatorie, antimicrobiche e di stimolazione cellulare. I trattamenti topici, infatti, sono appropriati per tutti i tipi di cicatrice, indipendentemente dalle dimensioni e dall’età del paziente.

In particolare, tra gli ingredienti con attività cicatrizzante che si possono ritrovare nei prodotti cosmetici la nostra comsmetologa Elisabetta Casale evidenzia l’efficacia di alcuni per il trattamento cicatrici post operatorie.

Si tratta di gel o di unguenti contenenti estratto di cipolla. Quest’ultimo, infatti, possiede attività antinfiammatoria, antimicrobica, antiproliferativa e rigenerativa. Spesso si trova utilizzato insieme all’allantoina, ingrediente caratterizzato da attività cheratolitica, idratante, epitelizzante e lenitiva. E’ stato dimostrato che la combinazione di estratto di Allium cepa e allantoina fornisca risultati ottimali per la prevenzione di cicatrici patologiche, ma anche per il trattamento di quelle pre-esistenti.

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Tra i prodotti a base di estratto di Allium cepa la nostra cosmetologa Elisabetta Casale ha selezionato in base alla migliore formulazione DERMA-E SCAR GEL

contiene alcune sostanze in grado di accelerare la guarigione delle superfici lesionate. Tra le innumerevoli sostanze attive presenti nel gel, quelle che sono maggiormente responsabili dell’attività cicatrizzante dell’Aloe vera sono la vitamina C, lo zinco e i polisaccaridi, che stimolano l’attività e la proliferazione dei fibroblasti e incrementa la secrezione di collagene. Il gel di Aloe vera, quindi, consente una rapida guarigione delle ferite e un corretto processo di cicatrizzazione attraverso la stimolazione della sintesi di collagene. I fibroblasti, sotto l’influenza dell’aloe gel, replicano sé stessi da 3 a 4 volte, e questo, da un punto di vista cosmetico, conferisce al prodotto la capacità di mantenere la pelle elastica e meno soggetta a tensioni e stiramenti di origine meccanica.

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Tra i prodotti a base di Aloe la nostra cosmetologa Elisabetta Casale ha selezionato in base alla migliore formulazione  PURE ALOE GEL ZUCCARI, GEL PURO CON ALOE VERA ESI

Olio per cicatrici post operatorie

numerosi studi hanno dimostrato che l’olio ozonizzato è in grado di accelerare la guarigione e diminuire l’area delle ferite, aumentando la migrazione dei fibroblasti. Inoltre diminuisce in modo significativo il processo di infiammazione. L’utilizzo di olio ozonizzato o di creme a base di olio ozonizzato nelle fasi successive alla cicatrizzazione è quindi un valido aiuto nel riepitelizzare la cute e aiutare i meccanismi fisiologici di riparazione.

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Tra i prodotti a base di Olio di olivo ozonizzato la nostra cosmetologa Elisabetta Casale ha selezionato in base alla migliore formulazione OLIO OZONIZZATO NAMED

CONSIGLIO IN PIU’

Nel caso in cui la cicatrice fosse particolarmente visibile potrebbe essere utile usare tecniche di camouflage. Il trucco infatti può essere un rimedio efficace per attenuare l’aspetto di una cicatrice indipendentemente dalla fase della sua guarigione.

Nota: come sempre è bene confrontarsi con il chirurgo per valutare una possibile indicazione al trattamento, soprattutto se l’area da trattare è nelle sue fasi iniziali di riparazione.

Questi sono i consigli base dell’estetica oncologica per prendersi cura delle cicatrici post intervento chirurgico.


Elisabetta Casale – Cosmetologa e marketing consultant e Giorgia Balbis cosmetologa

Video a cura di Angela Noviello – Direttore Italia e coordinatore Europa di OTI

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