TERAPIE ONCOLOGICHE: PRENDERSI CURA DELLA PELLE DURANTE L’ESTATE, PROTEGGENDOLA DA SOLE

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Se in questo periodo dell’anno state affrontando le terapie oncologiche è importante far attenzione all’esposizione al sole. In questa parentesi trovate alcuni consigli pratici per prendersi cura della pelle con sicurezza e tranquillità.

PROTEGGERSI DAL SOLE

L’uso di una protezione solare dovrebbe essere una regola durante tutto l’anno. Va da sè che questa regola è ancora più importante d’estate. In questo periodo le giornate sono più lunghe, le radiazioni più intense ed è più facile trascorrere il proprio tempo all’aperto.

terapie oncologiche cura pelle estateI BENEFICI

L’esposizione al sole dona innumerevoli benefici al nostro organismo ed è consentita anche durante il difficile percorso delle cure oncologiche

Inoltre concedersi una vacanza, andare in spiaggia, regalarsi una nuotata o una passeggiata tra i monti possono aiutare a recuperare una dimensione di normalità in un momento difficile, soprattutto come quello delle terapie.

GLI ACCORGIMENTI

Il corpo durante il percorso di cura viene sottoposto a grande stress, quindi è importante imparare ad ascoltarlo e assecondarlo.
La pelle, inoltre, durante e dopo le terapie oncologiche, soprattutto chemio e radio, è molto delicata e sensibile e più soggetta a scottature.

!Il primo consiglio è sempre quello di consultare il proprio oncologo per ottenere indicazioni specifiche o conoscere eventuali personali limitazioni.

!La protezione solare dovrebbe far parte della routine quotidiana di ogni persona. Le radiazioni solari, infatti, raggiungono la terra tutti i giorni dell’anno anche quando il cielo è nuvoloso. Si tratta di radiazioni UV-A e UV-B. In particolare nel nostro paese gli Uva sono costanti tutto l’anno, mente gli UVB aumentano in estate e sono i principali responsabili dell’eritema.

terapie oncologiche e soleInoltre l’irradiazione solare non è costante, ma aumenta:

  • nella fascia oraria tra le 10.00 e le 16.00 durante l’estate nel nostro emisfero
  • vicino alle superfici riflettenti, come:
    • lago e mare 10%,
    • sabbia bianca: 10/25%,
    • neve 80%.

INFO UTILI

Oggi tante applicazioni per cellulari o previsioni meteo offrono informazioni sull’UV-index (Indice Universale della Radiazione UV Solare). Questo indice ci dice:

  • la quantità di raggi UV che ci saranno in un determinato luogo
  • come varieranno durante la giornata
  • quale tipo di fotoprotezione usare.

 

TERAPIE ONCOLOGICHE E SOLE: LA SCELTA DEL SOLARE

terapie oncologiche e soleLa scelta della crema solare dovrebbe tener conto:

  • dell’UV- Index
  • del proprio fotototipo
  • delle terapie fatte o in corso

Un buon solare deve avere un fattore di protezione a largo spettro UVA e UVB, garantendo così una maggior protezione. Ricorda però che è solo un filtro e non blocca completamente l’assorbimento dei raggi solari.

Per questa ragione il solare va considerato solo una delle strategie di fotoprotezione e non deve mai essere l’unica.

Le formulazioni possono variare tra lozioni, creme, balsami per citarne alcune. Tra le diverse scelte meglio evitare gli spray in bombola, si tende ad applicarne meno di ciò che serve e in modo non uniforme oltre a rischiare l’inalazione. Scegli prodotti formulati per pelli sensibili, con profumi senza allergeni.

Alcuni prodotti idratanti, rossetti, fondotinta sono considerati protettivi solo se riportano la dicitura SPF.

La protezione deve essere almeno spf 50 o 50+. Verifica sempre le date di scadenza del prodotto. Nel caso in cui il flacone fosse aperto da più di un anno evita di utilizzarlo, potrebbe non essere più efficace e non garantire il fattore di protezione riportato sulla confezione.

Applica il solare 15 minuti prima di esporti al sole. La giusta quantità di crema per tutto il corpo per ogni applicazione è di 36 grammi, pari a 6 cucchiaini da te. La crema va applicata in modo generoso e uniforme affinchè il filtri solari funzioni. L’applicazione deve essere ripetuta ogni due ore circa e anche dopo ogni bagno, doccia o dopo un’intensa sudorazione in modo generoso su tutto il corpo.

Non dimenticate la zona posteriore del collo e le orecchie. Ma anche le labbra in quanto area delicata e soggetta a disidratazione.

Il solare va applicato anche si sta all’ombra. Infatti le radiazioni raggiungono anche le zone d’ombra a causa del riverbero e va applicato sempre prima di qualsiasi altro prodotto come per esempio make up o repellenti per le zanzare.

!Alcuni cosmetici solari potrebbero risultare irritanti per la cute. Provane una piccola quantità all’interno dell’avambraccio per tre giorni successivi. Se non noti reazioni cutanee, il prodotto potrà essere utilizzato con sicurezza.

INDUMENTI E ACCESSORI

terapie oncologiche e soleAttenzione alle aree delicate!

Le aree trattate chirurgicamente o trattate con radioterapia devono essere tenute al riparo dai raggi del sole per i successivi 6 mesi dall’ultimo trattamento.

Il consiglio è di utilizzare capi di cotone di colore scuro.I colori scuri, infatti, sono in grado di assorbire meglio le radiazioni. Ancora meglio indossare capi con fattore di protezione UPF.

 

Gli indumenti garantiscono diversi livelli di protezione per esempio le magliette e i pantaloni a maniche corte meno di quelli a maniche lunghe, i tessuti asciutti più di quelli bagnati.

Bisogna comunque fare attenzione perché le radiazioni attraversano anche i tessuti, quindi meglio prediligere tessuti a trama fitta.

 

Indumenti con UPF

terapie oncologiche e soleAlcune aziende hanno creato indumenti leggeri protettivi anche quando bagnati e in grado di assorbire le radiazioni. Sull’etichetta di questi capi trovi la dicitura UPF: UV Protection Factor. Il grado di protezione può andare da 15 a 50. (In fondo all’articolo trovi un esempio)

Le creme con fattore di protezione anche molto alto, infatti, non schermano completamente dai raggi UV, e trattandosi, di una pelle foto sensibilizzata dalle terapie non è il caso di correre il rischio di scottarla e irritarla.

 

Indossa un cappello a falda larga, e proteggi gli occhi con gli occhiali. Per proteggere gli occhi e la cute intorno, esistono oggi anche lenti a contatto protettive che garantiscono però la protezione di un’area circoscritta.

 

DA NON DIMENTICARE

NO

  • Lampade solari
  • Esposizione nelle ore più calde: tra le 10.00 e le 16.00 quando le radiazioni sono più intense
  • Sottovalutare le superfici riflettenti come acqua del mare, lago, piscina o la neve. La rifrazione potenzia l’intensità delle radiazioni stesse. I raggi attraversano anche i vetri delle auto, di casa, dell’ufficio.

Pertanto anche se non dovessero manifestarsi scottature la pelle potrebbe comunque risentirne.

SI

  • Idrata la pelle. La pelle durante le terapie tende a seccarsi, quindi ha bisogno di essere idratata sia dall’interno sia dall’esterno.
  • Bevi grandi quantitativi di acqua, succhi e frutta, che idratano e forniscono all’organismo sali minerali e vitamine.
  • Utilizza creme idratanti e lenitive che normalizzino la pelle. Meglio se prive di derivati del petrolio, siliconi, profumi e conservanti chimici. Meglio preferire prodotti a base di oli vegetali e emulsioni naturali.

Angela Noviello – Direttore Italia e coordinatore Europa di OTI Oncology Training International e presidente International Society for Oncology Esthetics.

Elisabetta Casale – Cosmetologa

Ultimo aggiornamento 14/07/2020

 

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