IL DIGIUNO DURANTE LE TERAPIE FA BENE?

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Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sulla malnutrizione, parliamo di un altro grande dibattito che coinvolge oncologi, nutrizionisti e internisti: il ruolo del digiuno durante le terapie oncologiche.

Anche in questo caso ne abbiamo voluto parlare con il Prof. Laviano che ha una grande esperienza in questo campo oltre a far parte della fondazione Walter Longo.

In questo articolo:

  • evidenze scientifiche sui benefici del digiuno
  • la dieta mima digiuno durante le terapie oncologiche
  • i benefici del digiuno notturno

 

COSA DICONO LE RICERCHE SCIENTIFICHE SUL DIGIUNO?

le ricerche scientifiche sul digiuno durante le terapie oncologicheSUGLI ANIMALI

Sappiamo con certezza che il digiuno in modelli animali allunga la vita e riduce l’incidenza di malattie cronico degenerative, neoplasie, ipertensione diabete. Questo è ampiamente dimostrato.

…E SULL’UOMO?

Abbiamo gli stessi dati nell’uomo? Purtroppo no. Non avendo studi che durano 40 anni o 50 anni non è possibile confermare se effettivamente la restrizione calorica, che vuol dire mangiare un 20% – 30% di calorie in meno di quelle che dovremmo mangiare, si associa ad una diminuzione delle patologie degenerative.

Gli studi disponibili ad oggi dimostrano che, in effetti, se una persona per uno, due anni riesce a seguire una restrizione calorica, si riducono quelli che si chiamano i marker surrogati, cioè gli indicatori di malattia. Un marker surrogato, per esempio, è la temperatura corporea. Sappiamo che una elevata temperatura corporea (chi normalmente ha 36,8° piuttosto che 36,2°) è più facile che possa sviluppare questo tipo di patologie. Ma non sappiamo effettivamente se questo è associato ad una minore incidenza delle neoplasie.

!Tuttavia sappiamo che bisogna stare attenti alla perdita di peso data dal digiuno in chi ha già un tumore.

DIGIUNO E TERAPIE ONCOLOGICHE: LA DIETA MIMA DIGIUNO

Nell’ambito degli studi sul digiuno, esistono degli interessanti dati sulla cosiddetta dieta mima digiuno.

Si tratta di una dieta che prevde cinque giorni di ipo nutrizione che ancora una volta si è dimostrata efficace nel soggetto sano, nel ridurre il rischio di sviluppare eventuali patologie.

Possibile di sì, possibile di no non lo sappiamo. In questo momento in Italia e in altri centri in Europa, sono in corso studi proprio per valutarne la potenziale efficacia come adiuvante della chemioterapia e della radioterapia. Tra questi citiamo lo studio Breakfast in corso presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che coinvolge 90 donne con una diagnosi di tumore del seno triplo negativo senza metastasi e dovranno sottoporsi all’intervento chirurgico.

Mancano ancora dei dati scientifici definitivi. Però è un’area da seguire con interesse, veramente da seguire con interesse.

UN CONSIGLIO IMPORTANTE SULLA DIETA DA SEGUIRE

la piramide della dieta mediterranea parlando di digiuno in terapia oncologicaOggi come oggi posso dire che la cosa migliore è seguire la cosiddetta dieta mediterranea. E’ sicuramente quella più efficace per ridurre tutte le potenziali complicanze associate alla presenza di una terapia contro il tumore.

Ma non dimenticate l’altra cosa importante: l’attività fisica. L’esercizio fisico è estremamente importante se vogliamo mantenere la massa muscolare. Una buona combinazione di attività aerobica e attività di resistenza* è estremamente importante. L’attività fisica è da iniziare anche quando non abbiamo sintomi o segni della negatività, della tossicità della chemioterapia.

*Suggerimento:

  • PER LE BRACCIA: Basta per esempio una bottiglietta d’acqua da mezzo litro (piena) da usare per fare piccoli piegamenti delle braccia.
  • PER LE GAMBE: Si può mettere un peso sulle ginocchia (es. un libro) e attivare i muscoli sollevando e abbassando i piedi.

 

E IL DIGIUNO NOTTURNO?

Considerazioni diverse vanno fatte, invece, se parliamo del digiuno notturno. In questo caso, infatti sono numerose le evidenze scientifiche a supporto dei benefici anche nei pazienti oncologici.

DIGIUNO NOTTURNO: ALIMENTARSI SECONDO I RITMI CIRCADIANI

Il ritmo circadiano è un ciclo che si compie circa ogni 24 ore, durante il quale si ripetono regolarmente alcuni processi fisiologici. I ritmi circadiani sono regolati da fattori interni (l’orologio biologico) ed esterni (ad es. la luce e la temperatura).

digiuno notturnoOggi esistono dati estremamente solidi sui benefici che derivano dall’alimentarsi in un intervallo di tempo che segue il ciclo del sole. Questa attenzione permette di ridurre un aumento della risposta infiammatoria e quindi anche di ridurre una potenziale maggiore incidenza di neoplasie.

Si tratta in effetti di riscoprire quello che si faceva 100- 150 anni fa. Cioè che quando il sole è tramontato non si mangia. Se, ad esempio, si fa colazione la mattina alle 7,30 dopo le 19,30 non si dovrebbe più mangiare. Si può magari prendere una tisana non zuccherata, un infuso di erbe ma non si dovrebbe più mangiare per rispettare questo ciclo della natura. Alimentarsi quando c’è il sole e digiunare quando il sole è calato.

CICLI CIRCADIANI E DIGIUNO NOTTURNO: PERCHE’ E’ UN BENE?

digiuno notturnoIl digiuno notturno consente di dare al nostro intestino, ma soprattutto ai batteri del nostro intestino, la possibilità di “riposare”. Esistono dati ormai molto forti, molto solidi, che ci fanno capire che possiamo modulare i nostri batteri intestinali che possono aiutarci in maniera notevole nella lotta contro la malattia neoplastica.

A questo proposito una pubblicazione recente riguarda lo studio Whel e le recidive del tumore al seno. Lo studio, infatti, ha dimostrato che un digiuno notturno inferiore alle 13 ore è associato significativamente ad un aumento del rischio di recidiva del 36%.


FraParentesi in collaborazione con il Dott. Alessandro Laviano- Professore Associato di Medicina Interna c/o Dipartimento Medicina Clinica, La Sapienza Roma.

Ultimo aggiornamento 12/11/2020

 

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