LEGGE 104: PERMESSI LAVORATIVI RICONOSCIUTI AL CAREGIVER

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In questa parentesi approfondiamo le leggi, Legge 104 e legge 53/2000, che tutelano i familiari/caregiver. Parliamo quindi di chi si prende cura della persona cara a cui sia stata riconosciuta la disabilità che non le permette di lavorare.

!La condizione necessaria per accedere a questo diritto è che la persona cara (lavoratore disabile) abbia ottenuto dall’INPS il riconoscimento dello stato di handicap in situazione di gravità.

COSA TROVI IN QUESTO ARTICOLO

  • Informazioni su chi può accedere a questo diritto
  • Informazioni sulla tipologia di permessi che si possono richiedere
  • Informazioni su come presentare la domanda (moduli e documenti) per i permessi
  • Informazioni sulla tipologia di congedi che si possono richiedere
  • Informazioni su come presentare la domanda (moduli e documenti) per i congedi

 


 

CHI É CONSIDERATO CAREGIVER?

Quando si parla di caregiver si intendono:

  1. il coniuge lavoratore dipendente
  2. i parenti o affini entro il II grado lavoratori dipendenti: figli, nonni, nipoti, fratelli, suoceri, generi, nuore, cognati del soggetto disabile con lui conviventi;

In casi particolari i parenti o affini entro il III grado lavoratori dipendenti: zii, nipoti, bisnonni, bisnipoti. Si tratta di casi particolari. Questo accade quando i genitori o il coniuge siano ultrasessantacinquenni oppure nel caso i parenti di II siano morti o affetti da patologie invalidanti.

UNIONI CIVILI E CONVIVENTI DI FATTO

E’ importante sapere che nel 2017 l’Inps ha esteso il diritto di godere dei permessi della legge 104/1992 per l’assistenza ai disabili anche alle parti di un’unione civile e ai conviventi di fatto con riferimento al proprio partner. (circolare numero 38/2017)

COSA PREVEDE LA LEGGE?

La legge prevede che il caregiver che assiste una persona con disabilità possa godere di:

  1. permessi lavorativi (L.104/1992 – aggiornamento 2018)
  2. permessi lavorativi per eventi e cause particolari (L. 53/2000)
  3. congedo straordinario biennale retribuito (L.104/1992 – comma 3)
  4. congedo biennale non retribuito per gravi motivi familiari

Vediamoli nel dettaglio.

LEGGE 104 E FAMILIARI: I PERMESSI LAVORATIVI

1. permessi lavorativi (L.104/1992 – aggiornamento 2018)

Al familiare spettano 3 giorni mensili, anche frazionabili in ore. La condizione necessaria è che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno, salvo casi eccezionali.

Il decreto legislativo 30 giugno 2022 numero 105, determina che, a partire dal 13 agosto 2022, “più soggetti aventi diritto possano richiedere l’autorizzazione a fruire dei permessi” in alternativa tra loro “per l’assistenza alla stessa persona disabile grave”. Questo significa che la possibilità di disporre dei permessi non è più estesa ad un solo caregiver.

I permessi lavorativi possono essere richiesti anche per assistere un familiare che vive lontano dal luogo di residenza del lavoratore. Non sono, infatti, più richiesti i requisiti di ‘continuità ed esclusività’ dell’assistenza.

Nota: Nel caso in cui la distanza sia maggiore di 150 km, è necessario mostrare i documenti di viaggio.

Per i lavoratori a tempo parziale i permessi sono ridotti in proporzione all’orario di lavoro.

 

I permessi non utilizzati nel mese di competenza non possono essere fruiti nei mesi successivi.

 

 

2. La legge 53/2000: permessi lavorativi per eventi e cause particolari

Il lavoratore ha il diritto di usufruire di un permesso retribuito di 3 giorni lavorativi all’anno per decesso o documentata grave infermità del coniuge.

Il familiare dovrà documentare la stabile convivenza con l’assistito (parente entro il secondo grado o del convivente).

COME PRESENTARE LA DOMANDA PER I PERMESSI

Il caregiver dovrà presentare all’Inps (potete chiedere aiuto a un patronato):

  • la domanda compilando l’apposito modulo Inps> puoi scaricarlo di seguito
  • il certificato rilasciato dalla commissione medica Asl/Inps al proprio caro- in busta chiusa! Qui sarà certificata la disabilità in condizione di gravità.

NOTA: In mancanza del certificato definitivo, se sono trascorsi 45 giorni dalla presentazione della domanda, si può allegare il certificato provvisorio rilasciato dal medico specialista.

SCARICA IL MODULO INPS

I CONGEDI RICONOSCIUTI AI FAMILIARI DALLA LEGGE 104

1. Legge 104 art 3 comma 3: Congedo straordinario biennale retribuito

Il lavoratore dipendente privato ha diritto a un periodo di congedo straordinario retribuito, continuativo o frazionato, fino a un massimo di 2 anni.

Ciò significa che per assistere ogni persona con disabilità sono ammessi solo due anni di congedo. Ciascun familiare lavoratore non può fruire complessivamente di più di due anni di congedo, – sia esso “straordinario” (retribuito) che “per gravi motivi familiari” (non retribuito). Se, ad esempio, il familiare lavoratore ha usufruito di 10 mesi di congedo non retribuito, gli restano a disposizione per il congedo straordinario retribuito solo i restanti 14 mesi.

Il congedo straordinario biennale retribuito è fruibile da un solo familiare lavoratore per ciascun malato portatore di handicap grave.

 

Se la persona da assistere è ricoverata a tempo pieno, il congedo può essere concesso solo se i sanitari della struttura presso la quale è degente richiedano la presenza del familiare per l’assistenza.

Il trattamento economico comprende un’indennità pari alla retribuzione percepita nell’ultimo mese prima del congedo fino ad un massimo stabilito per legge e aggiornato dagli indici ISTAT. Il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa. Tuttavia non conta per la maturazione delle ferie, della tredicesima mensilità e del trattamento di fine rapporto.

2. Congedo biennale non retribuito per gravi motivi familiari

Il lavoratore dipendente pubblico o privato ha diritto a un periodo di congedo non retribuito, continuativo o frazionato, per gravi e documentati motivi familiari.

La durata del congedo è fino a un massimo di 2 anni. Durante questo periodo chi assiste la persona cara  conserva il posto di lavoro, ma non può svolgere alcuna attività lavorativa.

 

COME PRESENTARE LA DOMANDA PER I CONGEDI

Dal 1° gennaio 2012, la domanda di congedo straordinario deve essere inoltrata all’INPS per via telematica. Potete chiedere aiuto a un patronato.
Nel caso in cui lo stato di handicap grave sia stato riconosciuto per un periodo limitato, il congedo può essere fruito entro la scadenza di tempo indicata nel verbale dell’ASL/INPS.

Il caregiver dovrà presentare:

  • la domanda compilando l’apposito modulo Inps> vedi sotto
  • il certificato rilasciato dalla commissione medica Asl/Inps al proprio caro- in busta chiusa! Qui sarà certificata la disabilità in condizione di gravità.

NOTA: In mancanza del certificato definitivo, se sono trascorsi 45 giorni dalla presentazione della domanda, si può allegare il certificato provvisorio rilasciato dal medico specialista.

SCARICA IL MODULO INPS – CONIUGE

 

SCARICA IL MODULO INPS – FRATELLO-SORELLA

 

SCARICA IL MODULO INPS – FIGLIO

Avv. Antonella Carbone – Avvocato del lavoro

 

 

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