Questa parentesi è dedicata al casco refrigerante, strumento che, negli ultimi dieci anni, si è diffuso sempre di più negli ospedali italiani con l’obiettivo di ridurre la caduta dei capelli in chi si sottopone alla chemio.
Come ben sappiamo, la perdita di capelli (alopecia transitoria) è un’esperienza traumatica per la maggior parte delle donne sottoposte a chemioterapia con farmaci come le antracicline e i taxani usati nel trattamento di alcuni tumori, tra i quali quelli del seno e dell’ovaio.
La perdita dei capelli e dei peli comincia solitamente due o tre settimane dopo la prima infusione e la ricrescita si completa dai tre ai sei mesi dopo il termine della terapia.
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IL CASCO REFRIGERANTE: COS’E’ E COME FUNZIONA
Dagli anni 70, soprattutto negli Stati Uniti, si è cominciato a sperimentare l’uso di particolari lacci emostatici che erano avvolti intorno al cuoio capelluto e caschi refrigeranti con l’obiettivo di eliminare o ridurre la caduta dei capelli. Nel 2017 l’FDA (l’equivalente dell’AIFA italiana) ha approvato l’uso dei caschi refrigeranti in pazienti con tumore al seno a seguito dei risultati ottenuti tramite studi e ricerche che hanno confermato una riduzione della caduta dei capelli tramite l’ipotermia (abbassamento della temperatura.)
Il raffreddamento del cuoio capelluto è eseguito:
- con procedure in cui l’agente di raffreddamento (calotta o gel raffreddato) deve essere cambiato più volte
- o mediante raffreddamento continuo del cuoio capelluto con aria fredda o liquido freddo.
Ci sono due motivazioni scientifiche a supporto del raffreddamento del cuoio capelluto:
- da un lato la vasocostrizione diminuisce l’assorbimento degli agenti tossici da parte delle cellule;
- dall’altro il freddo determina una ridotta attività biochimica che rende i follicoli dei capelli meno suscettibili ai danni degli agenti chemioterapici.
Il sistema si è dimostrato tanto più efficace quanto più a lungo è raffreddato il cuoio capelluto e quanto più il casco aderisce alla cute.
Il trattamento di solito comincia 30 minuti prima dell’infusione e il casco deve essere indossato una/due ore dopo la fine dell’infusione.
Gli effetti collaterali più comuni sono: la sensazione di freddo o brividi, mal di testa e nausea.
L’efficacia è diversa da paziente a paziente. Dipende dalla qualità del capello prima dell’inizio della terapia, dal tipo e durata della chemioterapia e da quanto è efficiente il sistema usato per indurre l’abbassamento della temperatura del cuoio capelluto.
QUALI OSPEDALI OFFRONO IL TRATTAMENTO CON IL CASCO REFRIGERANTE?
In Italia sono impiegati due sistemi di casco refrigerante, il DigniCap e il Paxman e sono disponibili in diversi ospedali. Di seguito la lista delle strutture ospedaliere che lo mettono a disposizione dei pazienti:
- DigniCap
- AOU Ospedali Riuniti di Ancona
Via Conca 71, Torrette (AN)ASST degli Spedali Civili di Brescia
Piazzale Spedali Civili, 1, 25123 Brescia (BS)ASST Desenzano del Garda
Località Montecroce, 25015 Desenzano del Garda (BS)Azienda Ospedaliera Pia Fondazione di Culto e Religione Card. G. Panico
Via S. Pio X, 4, 73039 Tricase (LE)Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore
Corso Giuseppe Mazzini 18, 28100 NovaraAzienda Toscana Nord S. Maria Maddelena
Borgo San Lazzaro 5, 56048 VolterraFondazione Policlinico Universitario A. Gemelli
Largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma (RM)IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II | Ospedale
Oncologico di Bari
Viale Orazio Flacco 65, 70124 BariIstituto Europeo di Oncologia
Via Giuseppe Ripamonti, 435, 20141 Milano (MI)Istituto Oncologico Veneto | IRCCS
Via Gattamelata, 64, 35128 PadovaNuovo Ospedale degli Infermi
Via dei Ponderanesi, 2, 13875 Ponderano (BI)Ospedale A. Perrino ASL Brindisi
Strada Statale Per Mesagne 7, 72100 Brindisi (BR)Ospedale di Oderzo
Via Luigi Luzzatti 45, 31046 OderzoOspedale di Vittorio Veneto
Via Forlanini 71, 32029 Vittorio Veneto (TV)Ospedale F. Liotti | Azienda USL Nord Ovest Toscana
Via Roma 153, 56025 Pontedera (PI)Ospedale Generale Provinciale di Macerata
Via S. Lucia, 2, 62100 MacerataOspedale Infermi di Rimini | AUSL Romagna
Viale Settembrini, 2, 47900 RiminiOspedale Maggiore
Piazza dell’Ospitale 1, 34125 Trieste (TS)Ospedale Michele e Pietro Ferrero
Strada del Tanaro, 7 / 9,12060 Verduno (CN)Ospedale Regionale San Salvatore
Via Vetoio 1, 67100 Coppito (L’Aquila)Ospedale S Giuseppe Moscati | Taranto
Via per Martina Franca, 74010 StatteOspedale San Giovanni di Dio
Via Bologna, 88900 CrotoneOspedale San Salvatore Muraglia
Via Lombroso 1, 61122 PesaroOspedale Vito Fazzi
Piazza Filippo Muratore, 1, 73100 LeccePresidio Ospedaliero Santa Croce
Viale Vittorio Veneto 2, 61032 FanoOspedale Santa Maria della Misericordia
Via Comandino, 70, 30129 UrbinoULSS 15 Alta Padovana
Via Pietro Cosma, 1, 35012 Camposampiero (PD)
- Paxman
- OSPEDALE DI CARPI (MO) Ospedale Ramazzini
OSPEDALE DI MIRANDOLA (MO) Ospedale S. Maria Bianca
OSPEDALE DI SASSUOLO (MO) Ospedale di Sassuolo
OSPEDALE DI PAVULLO (MO) Ospedale di Pavullo nel Frignano
OSPEDALE DI VIGNOLA (MO) Ospedale Civile di Vignola
OSPEDALE DI PARMA n. 2 unità Ospedale Maggiore di Parma
OSPEDALE DI FERRARA Ospedale S. Anna
OSPEDALE DI REGGIO EMILIA Ospedale S. Maria Nuova
OSPEDALE DI GUASTALLA (RE) Ospedale Civile
OSPEDALE DI SCANDIANO (RE) spostato a Ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti
OSPEDALE DI LUGO (RA) Ospedale Umberto I di Lugo di Romagna
OSPEDALE DI FAENZA Ospedale degli Infermi
OSPEDALE DI CATTOLICA (RN) Ospedale Cervesi
OSPEDALE DI BUDRIO (BO) Ospedale Civile
OSPEDALE CITTA’ DELLA SALUTE DI TORINO Ospedale S. Anna
OSPEDALE S. CROCE E CARLE DI CUNEO
OSPEDALE SAN RAFFAELE DI MILANO
CASA DI CURA IGEA (MI)
OSPEDALE DI SONDRIO n. 2 unità Ospedale Civile
POLIAMBULANZA DI BRESCIAOSPEDALE DI ESINE (BS) n. 2 unità Ospedale Vallecamonica di Esine
OSPEDALE DI CHIARI (BS) Ospedale Mellino Mellini di Chiari
OSPEDALE DI ERBA (CO) Ospedale Fatebenefratelli di Erba
OSPEDALE DI MANTOVA n. 2 unità Ospedale Carlo Poma
OSPEDALE SAN MARTINO DI GENOVA
OSPEDALE S. MARIA ANNUNZIATA (FI) n. 2 unità uguale
OSPEDALE DI EMPOLI (FI) Ospedale San Giuseppe
OSPEDALE DI PRATO Nuovo Ospedale Santo Stefano
OSPEDALE DI CARRARA Ospedale Civile
OSPEDALE DI PONTREMOLI (MC) Ospedale S. Antonio Abate
OSPEDALE DI PORTOFERRAIO (LI) Ospedale Civile Elbano
OSPEDALE DI GROSSETO Ospedale della Misericordia
OSPEDALE DI FABRIANO (AN) Ospedale Engles Profili
OSPEDALE DI SENIGALLIA (AN) Ospedale Civile
OSPEDALE SAN SEVERINO MARCHE (MC) Ospedale Bartolomeo Eustacchio
OSPEDALE DI AVELLINO Ospedale Moscati
OSPEDALE DI NEGRAR (VR) Ospedale Sacro Cuore Don Calabria
OSPEDALE DI LATISANA (UD) Ospedale Civile
OSPEDALE DI TREVISO n. 2 unità Ospedale Ca’ Foncello
OSPEDALE DI CITTADELLA (PD) n. 2 unità Ospedale Civile
OSPEDALE DI BELLUNO Ospedale San Martino
OSPEDALE DI MONTECCHIO MAGGIORE (VI) Ospedale Unico di Montecchio Maggiore
OSPEDALE DI S. DONA’ DI PIAVE (VE) Ospedale di San Donà di Piave
OSPEDALE DI PORTOGRUARO (VE) Ospedale Civile
OSPEDALE DI TERAMO n. 2 unità Ospedale Civile Giuseppe Mazzini
OSPEDALE DI GIULIANOVA Ospedale Maria SS dello Splendore
OSPEDALE DI CAMPOBASSO Ospedale Cardarelli
OSPEDALE DI ISERNIA Ospedale Ferdinando Veneziale
OSPEDALE DI AVEZZANO Ospedale SS. Filippo e Nicola
OSPEDALE DI TERMOLI (CB) Ospedale San Timoteo
OSPEDALE POLICLINICO DI BARI uguale
OSPEDALE DI ALTAMURA (BA) Ospedale della Murgia Fabio Perinei
OSPEDALE ISOLA TIBERINA (Roma) Ospedale San Giovanni Calabita Fatebenefratelli
OSPEDALE CAMPUS BIOMEDICO (Roma)Policlinico Universitario Campus Biomedico
OSPEDALE S. ANDREA (Roma) n. 2 unità Azienda Ospedaliera S. Andrea
OSPEDALE CASSIA – S. ANDREA (Roma) Presidio Cassia – S. Andrea ASL 1 Roma
CASA DI CURA PAIDEIA (Roma)
OSPEDALE DI SALERNO A.O.U. San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona
OSPEDALE DI COSENZA Ospedale Annunziata
OSPEDALE DI POTENZA n. 2 unità Ospedale San Carlo
OSPEDALE POLICLINICO DI CATANIA Ospedale Vittorio Emanuele
Oltre all’elenco degli apparecchi già installati e funzionanti, abbiamo numerose trattative in corso in varie parti d’Italia, un’aggiudicazione da parte dell’Ospedale Pascale di Napoli per n. 10 apparecchi ed una procedura in fase di conclusione della Regione Toscana per l’acquisto di n. 24 apparecchi in tre anni.
L’esperienza di Elisabetta: alla fine ho deciso per la parrucca
Mi ero quasi arresa all’idea di perdere tutti i capelli a causa della chemio, quando la mia dermatologa mi ha detto che all’ospedale di Carrara avevano un casco refrigerante che mi avrebbe potuto aiutare. Purtroppo per me non ha funzionato. Le prime tre sedute si sono rivelate molto faticose. Il casco va indossato mezz’ora prima dell’infusione e va tenuto un’ora e mezzo dopo la conclusione. Dopo la seconda seduta ho cominciato a soffrire di mal di testa e ho cominciato a perdere i capelli che avevo tagliato corti. Il risultato è che le chiazze erano sempre più visibili. Così ho rinunciato a proseguite e desso porto la parrucca. Mi dona. Non vi pare?
L’esperienza di Angelica: mi ha permesso di non identifiarmi con il tumore
Sono una persona riservata e l’idea di dover perdere i capelli e dare spiegazioni a colleghi e amici mi metteva in grosso disagio. Un’amica mi ha detto che all’Ospedale di Trieste avevano il casco refrigerante e ho deciso di provare. Certo non è tutto rose e fiori. Il caschetto porta la temperatura a 4° e per questo si avverte molto freddo. Non vedevo l’ora di finire ma sono contenta del risultato. Mi ha permesso di sentirmi meno malata e di non identifarmi con il tumore.
Team FraParentesi
Ultimo aggiornamento 04/09/20
Bibliografia
- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0923753419478769
- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ijc.29115
- https://clinicaltrials.gov/ProvidedDocs/40/NCT01986140/SAP_003.pdf
- https://paxmanscalpcooling.com
- https://dignicap.com
- http://www.apjon.org/temp/AsiaPacJOncolNurs63277-3293068_090850.pdf