Se a causa della malattia è stata riconosciuta un’invalidità totale e permanente del 100%, e il malato ha problemi di deambulazione o non è più autonomo nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana, è possibile richiedere anche il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.
Questa forma di sostegno è stata concessa per incentivare l’assistenza domiciliare dell’invalido evitando il ricovero in ospedale. Al contempo lo stato intende sostenere il nucleo familiare e incoraggiarlo a farsi carico della persona malata, evitando così il ricovero in istituti di cura e assistenza con conseguente diminuzione della relativa spesa sociale”.
L’indennità di accompagnamento è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa del “caregiver” e si può sommare al percepimento della pensione di inabilità civile.
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INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO: COME RICHIEDERLA
Per ottenere le prestazioni economiche assistenziali, quindi sia per l’assegno di invalidità che per la pensione di inabilità, bisogna presentare la domanda all’INPS esclusivamente per via telematica:
- sul sito dell’INPS, usando il codice PIN dell’INPS, richiedibile on line
- chiedendo aiuto ad un consulente del lavoro o ad un patronato
I DOCUMENTI NECESSARI
Per poter inoltrare la richiesta, il certificato medico digitale, redatto ed inoltrato all’INPS dal proprio medico di base, deve riportare una delle seguenti indicazioni:
- la persona è impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore
- la persona non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua
I TEMPI DI RISPOSTA DELL’INPS
Una volta ricevuta la richiesta in circa 2 settimane l’INPS vi inviterà ad un colloquio per le verifiche, prima di confermare l’invalidità. Il pagamento della pensione di inabilità e dell’assegno di invalidità è di competenza dell’INPS, che ha la gestione di un apposito fondo.
I BENEFICI
L’indennità di accompagnamento: Viene sospesa in caso di ricovero del malato invalido in un istituto con pagamento della retta a carico di un ente pubblico. L’assegno per l’accompagnamento spetta dal mese successivo alla presentazione della domanda ed è erogato per 12 mensilità. Al primo pagamento l’INPS versa gli arretrati e gli interessi, mentre i pagamenti successivi sono corrisposti mensilmente. Avv. Antonella Carbone – Avvocato del lavoro Ultimo aggiornamento 08/09/2020
INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO: QUANDO VIENE VERSATO L’ASSEGNO E PER QUANTO TEMPO?
In caso di ricovero è necessario inviare tempestiva comunicazione all’INPS. In ogni caso, entro il 31 marzo di ogni anno, il beneficiario è tenuto a dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non essere ricoverato in un istituto a titolo gratuito. In caso di temporaneo impedimento, la dichiarazione può essere resa dal coniuge o da un familiare entro il terzo grado.