Sempre più spesso si sente parlare dell’importanza di fare attività fisica anche durante le terapie oncologiche. Qui ci concentremo sul perchè e su quali sono realmente i benefici dell’attività fisica proprio quando ci sembra di essere perennemente stanche e prive di energie.
Per prima cosa, se la malattia non dipende da noi, e ci fa sentire alla mercé di tutti coloro che si occupano delle nostre cure, la pratica di una attività fisica, al contrario, dipende da noi, e può essere una opportunità per occuparsi di noi stesse e del nostro corpo in modo diverso.
E’ un’occasione per iniziare consapevolmente un percorso di modifica di alcune nostre abitudini.
Non solo, anche se l’attività fisica non è ancora stata adottata largamente come parte integrante dei programmi di cura per i malati oncologici, i dati raccolti la raccomandano fortemente per rafforzare e proteggere l’organismo con benefici sia fisici sia psicologici.
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QUALI SONO QUINDI I BENEFICI?
I meccanismi che producono i benefici dell’attività fisica sono ancora oggetti di studio e non del tutto ben chiariti. Tuttavia, le recenti ricerche di PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) ne hanno individuato alcuni per cui l’attività fisica coinvolge ad esempio:
- il blocco dell’asse di attivazione di stress
- la riduzione dei fenomeni infiammatori
- la stimolazione delle difese immunitarie
- l’attivazione del sistema linfatico
- l’acquisizione del senso della cenestesi. Questo vuol dire stare bene dentro il proprio corpo. Si collega al superamento anche del prezzo emotivo, psicologico ed energetico che la diagnosi di tumore e le terapie portano con sé.
11 BUONI MOTIVI PER INZIARE UN’ATTIVITA’ FISICA COSTANTE
I benefici dell’attività fisica si sono dimostrati trasversali a tutte le fasi della malattia.
Infatti, svolgere un’attività fisica costante aiuta a come abbiamo visto sia a livello fisico che psichico.
Ma vediamo meglio.
1. Ripristina e migliora la funzionalità fisica, la capacità aerobica, la forza, la flessibilità
2. Migliora la composizione corporea (cioè il rapporto tra massa magra e massa grassa) e l’immagine corporea. Fondamentale soprattutto dopo interventi chirurgici che mettono in discussione l’immagine di sé
3. Aiuta a controllare il peso, importante soprattutto per chi necessita terapia cortisonica, terapia ormonale, o prolungata inattività da ospedalizzazione
4. Migliora il compenso cardiovascolare, respiratorio, digestivo, la tolleranza glucidica e la composizione ossea
5. Migliora la qualità del sonno
6. Aiuta a mantenere un buon grado di autonomia nello svolgimento delle attività della vita quotidiana
7. Riduce gli effetti dello stress (carico allostatico) sia sull’organismo sia sulla psiche
8. Aiuta a recuperare la consapevolezza del proprio corpo (cioè della sua collocazione nello spazio attraverso il sistema propiocettivo e migliorando di conseguenza uno dei sistemi che incide sull’equilibrio e diminuendo il rischio di cadute)
9. Previene e/o riduce l’ansia e la depressione
10. Riduce il rischio di sviluppare una recidiva
11. Riduce, migliora e previene gli effetti collaterali, anche a lungo termine, delle terapie oncologiche. Come ad esempio: la fatigue, la nausea, i dolori articolari, l’osteoporosi, le sudorazioni, l’atrofia muscolare
IL CONSIGLIO
Per chi già svolge un’attività fisica o uno sport, è indicato proseguire quest’attività riducendo durante le terapie il livello di intensità per riportarlo appena possibile a quello precedente.
Per chi non ha mai praticato, è bene iniziare sin dal momento della diagnosi.