IL SESSO PER LA DONNA DURANTE LA MALATTIA ONCOLOGICA

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 La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita. Quindi risulta importante affrontare il benessere sessuale anche in concomitanza di una patologia.
“OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità”

Inevitabilmente la malattia oncologica ha un impatto importante sulla sfera della sessualità femminile sia per gli eventuali danni che la malattia stessa può comportare, sia per le possibili consueguenze dei trattamenti terapeutici proposti.

Purtroppo, sono molte le donne con tumore che non ricevono risposte adeguate riguardo la sfera sessuale nonostante oggi, dato l’aumento delle percentuali e dei tempi di sopravvivenza, diventi necessario affrontare anche gli aspetti legati alla sessualità per poter offrire una cura completa.

 

SENTITEVI LEGITTIMATE A FARE DOMANDE

sessualitàIn quest’ottica diventa davvero importante che vi sentiate legittimate a porre al vostro medico (oncologo o chirurgo) dubbi e incertezze legati alla ripresa della vostra sessualità.

Di seguito alcuni esempi di domande assolutamente legittime e non fuori luogo che potete fare al medico oncologo di riferimento.

 

1. Posso avere rapporti sessuali?
2. Posso avere rapporti sessuali che prevedono la penetrazione?
3. Quanto tempo dovrò aspettare prima di averli?
4. Posso provare dolore durante il rapporto sessuale? perché?
5. Come posso alleviare i dolori durante i rapporti sessuali?
6. Quali posizioni durante la penetrazione è opportuno che assuma e quali no?

7. Quali complicanze sulla mia sessualità può causare il trattamento proposto?
8. Perché il mio desiderio sessuale non è più come prima? Può dipendere dalla terapia che assumo?
9. Ci sono cose che il mio partner deve sapere dal medico prima di ricominciare a fare sesso con me?
10. E’ meglio che utilizzi il preservativo?
11. Dopo questo trattamento ho bisogno di utilizzare metodi contraccettivi? Quali?
12. Posso avere una gravidanza?

 

PROBLEMATICHE SESSUALI COMUNI IN MALATTIA

Le terapie oncologiche possono compromettere la sessualità femminile in diverse fasi del ciclo sessuale. Vediamo le dinamiche più comuni e come porvi rimedio.

Generalmente il desiderio sessuale delle donne varia con il variare di determinate condizioni ormonali legate a:

  • il ciclo mestruale
  • la gravidanza
  • la menopausa

Di conseguenza le donne in cura per una patologia oncologia, per la quale si rende necessaria una terapia ormonale o la chemioterapia, è probabile che accusino un discreto calo del desiderio.
Anche interventi di chirurgia demolitiva, che influenzano negativamente l’immagine corporea, possono avere un impatto sul calo del desiderio sessuale.

Solitamente la fase dell’eccitamento femminile, che avviene grazie a stimolazione tattile e a fantasie erotiche, è accompagnata da lubrificazione vaginale.
In assenza di lubrificazione i rapporti sessuali, siano essi masturbatori o con penetrazione, risultano dolorosi.

Spesso le terapie prescritte per i tumori femminili influenzano in modo negativo la lubrificazione vaginale, anche a causa della menopausa indotta.
Anche donne soggette a radiazioni nell’area ginecologica potranno accusare dolore alla stimolazione del clitoride e alla penetrazione a causa di una ridotta dilatazione del calibro vaginale.

Per il raggiungimento dell’orgasmo, la componente mentale ha un ruolo molto importante.
Già in condizione di salute, molte donne lamentano la difficoltà a lasciarsi andare durante la percezione del raggiungimento dell’orgasmo.

Durante la malattia la situazione può peggiorrae perchè la sensazione di controllo aumenta e il lasciarsi andare risulta ulteriormente aggravato dalla percezione danneggiata della propria immagine di sé e dalla paura di non essere più piacenti come prima dell’intervento chirurgico.
Quindi, pur in presenza di attività sessuale, il piacere potrebbe essere più difficile da raggiungere.

 

SESSUALITA’ FEMMINILE IN MALATTIA: SOLUZIONI E CONSIGLI

Dunque, nella fase della terapia o post terapia è controindicata l’attività sessuale?
Assolutamente no! Se sentite il desiderio di fare sesso questo non può che aiutare ad allontanare i pensieri negativi, ad allentare la tensione e a sentirvi a vostro agio con il vostro corpo.
Certamente vi sono delle accortezze da tenere presenti e bisogna distinguere i trattamenti per la cura del tumore femminile che rendono impossibile alla paziente di fare sesso da quelli che compromettono la sessualità, ma non impediscono di avere rapporti sessuali.

In caso di interventi chirurgici in area ginecologica

Le donne che hanno subito un intervento chirurgico sopratutto in area ginecologica, dovrebbero aspettare che il quadro clinico permetta di avere rapporti sessuali attenendosi ad un parere medico.
Vi consiglio di sperimentare le posizioni che facilitano le attività sessuale senza avvertire particolare dolore anche modificando le abitudini sessuali precedenti.

Penetrazione e sesso orale

Se la penetrazione risultasse dolorosa e addirittura impossibile, sarebbe opportuno privilegiare attività sessuali alternative come ad esempio il sesso orale che da una parte riduce la sensazione di dolore dall’altra è generalmente gradita alle donne poiché permettendo delicatamente la stimolazione del clitoride facilita il raggiungimento dell’orgasmo.

Lubrificazione

Per i problemi di lubrificazione vaginale, consiglio di usare lubrificanti ad acqua anche per l’autoerotismo e non solo per rapporti con penetrazione.

Perdita di elasticità

Per la perdita di elasticità vaginale o stenosi vaginale, vi suggerisco di rivolgervi ad un sessuologo che può consigliarvi degli esercizi adeguati per alleviare la problematica.

Autoerotismo

Indipendentemente dalla presenza o assenza di un partner, sarebbe bello che ricominciaste a prendere confidenza con il vostro corpo in modo erotico, privilegiando momenti intimi di autoerotismo in modo da comprendere le modalità che permettono di provare piacere.
E sopratutto è importante che vi riappropriate delle fantasie erotiche stimolanti e piacevoli, che durante e dopo la malattia potrebbe essersi assopite, ma che sono essenziale per le fasi del desiderio, eccitazione ed orgasmo per la sessualità femminile, di donne malate e non.

La comunicazione col partner

Per chi di voi è in coppia, consiglio di trovare un buon momento per affrontare l’argomento sessuale con il partner e insieme sperimentare posizioni o modalità alternative di stare insieme che soddisfino entrambi.
Non dimenticate che esistono figure professionali come il sessuologo clinico che è formato per aiutare la donna o la coppia che desidera raggiungere una soddisfazione sessuale appagante anche in fase di malattia oncologica.


Dr.ssa Raffaella Balestrieri – Sessuologa e psicologa

Ultimo aggiornamento 07/05/2017

 

 

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