MIA MADRE HA UN TUMORE E LA MIA VITA E’ UN CASINO

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Mia mamma ha un cancro, e ora? Accade quasi sempre all’improvviso, non si è mai preparati e non lo si può essere. Tu sei impegnato a vivere la tua vita di adolescente, con le sue allegrie e le sue complicazioni, e un giorno ti comunicano che la mamma ha un tumore.

 

LA MAMMA HA UN CANCRO: UN’ESPLOSIONE DI EMOZIONI

mamma ha un cancroIndipendentemente da quella che è la tua reazione visibile sul momento, dentro di te il vissuto è probabilmente quello di un terremoto, di un senso di destabilizzazione e di fragilità per qualcosa che sfugge al controllo, tuo e di tutti, che non dipende da te nè da nessun altro.

 

 

Potrai sentirti spaventato perchè ci si rende conto che se la mamma ha un cancro le cose non saranno più come sono state finora, ma non si sa nemmeno come saranno da ora in poi.

Contemporaneamente potresti sentirti arrabbiato perchè questo interferisce con la quotidianità e i progetti. Ed è del tutto normale pensare, come prima cosa, a come si ripercuoterà sulla tua quotidianità il fatto che la mamma ha un cancro.

A volte accade che i genitori spieghino bene la diagnosi e le cure che seguiranno, e questo rassicura, oppure questa chiarezza allarma e quasi si preferisce non sentire.

Ricorda però che, passato il momento dell’uragano, conoscere il più chiaramente possibile quello che succederà, ti aiuterà ad essere meno spaventato perchè ci sarà meno spazio per le paure peggiori che possono sorgere.

Altre volte i genitori, per proteggerti, sono evasivi, o informano meno di quanto si vorebbe o si avrebbe bisogno, e tu vorresti fare molte più domande; in questo caso, prenditi un momento di tranquillità per parlare con la mamma e il papà e chiedere quello che vuoi sapere. Anche perchè essere vicini alle persone a cui vogliamo bene è un’occasione di conforto e rafforza il legame di fiducia con i genitori. In questo caso è opportuno saper parlare ai propri figli e saper spiegare la diagnosi di cancro.

MAMMA HA UN CANCRO: LA NUOVA QUOTIDIANITA’

Solitamente accade che, una volta passato il momento della notizia, si instaura una nuova quotidianità.

MAGGIORI RESPONSABILITA’

Le attenzioni di tutti sono dedicate alla mamma, a volte ti viene chiesto di fare cose insolite, come per esempio alcune faccende domestiche, oppure di stare più tempo a casa e badare ai frateli più piccoli, o di rinunciare temporaneamente ad alcune attività.

E se talvolta lo si fa volentieri e sei tu stesso a renderti disponibile, altre volte ci si sente infastiditi o arrabbiati, limitati nella libertà di movimento e di programmazione. E poi ci si sente in colpa per aver provato questi sentimenti e di non aver pensato in primis alle esigenze della mamma.

ACCETTA LE EMOZIONI

Ma non c’è niente di anomalo in questa altalena di emozioni: la quotidianità richiede un ri-adattamento e le tue esigenze personali non vanno sacrificate. Si cercherà piuttosto una mediazione tra le esigenze di tutti; sarà inevitabile, a volte, dover rinunciare a qualche uscita, ma se c’è un evento particolare a cui si tiene, si può farlo presente per tempo in modo che anche gli altri membri della famiglia si possano organizzare di conseguenza.

LA SCUOLA

il rapporto con la scuola quando la propria madre è malataAnche la scuola può risentirne: non è facile avere la testa per studiare in certi momenti. Può essere utile mettere a conoscenza gli insegnanti del fatto che la mamma ha un cancro, puoi parlare tu o possono farlo i tuoi genitori, con il tuo accordo, con un insegnante con cui sei più in sintonia o con il Coordinatore di classe.

Non si è tenuti a raccontare tutto, ma solo gli elementi essenziali; per gli insegnanti sapere quello che sta succedendo aiuta a capire e interpretare correttamente i tuoi comportamenti o eventuali voti negativi.

DICO AGLI AMICI CHE LA MAMMA HA UN CANCRO?

E poi ci sono gli amici, quelli che tu senti più vicino a te: non avere timore di parlare con loro, di raccontare quello che accade nella tua vita e dentro di te.

Con loro puoi parlare del tuo vissuto, delle paure e delle fatiche, ma anche dei momenti belli, delle riscoperte di momenti trascorsi insieme che spesso queste situazioni portano con sè.

Non temere di caricarli di pesi o di dolori perchè chi ci vuole bene vuole starci vicino anche nei momenti più bui. Anche perchè con loro condividerai anche momenti allegri e piacevoli, e questo rinforzerà il legame.

 

A volte capita invece di non sentirsi capiti dagli amici, che minimizzano o prendono le distanze da noi, o addirittura talvolta chi conosce la nostra situazione può utilizzarla per ferirci.

Non sempre gli adolescenti riescono a entrare in sintonia con i coetani in situazioni difficili e dolorose, spesso perché inconsapevolmente la situazione di difficoltà spaventa anche loro; è come se, senza esserne consapevoli, fossero attraversati da un idea del tipo: “se è successo a lui/lei, che è come me, potrebbe succedere a me”.

E allora per allontanare questa idea talvolta si allontana la mamma ha un cancropersona che l’ha portata, anche se è un amico, non per cattiveria o mancanza di affetto, ma perché in quel momento questo pensiero difficile non è sostenibile, non ce la si fa, proprio come quando dopo una corsa non si riesce più a correre ancora e bisogna fermarsi. Quindi, nulla a che vedere con te come persona. La reazioen di incomprensione e allontamanento è verso una situazione complicata.

Se comunque la reazione dei tuoi amici ti fa sentire arrabbiato e deluso è comprensibile e legittimo. Ma, visto che nessuno ha il potere di cambiare gli altri, meglio non insistere nel voler parlare con loro di quello che ti sta succedendo: infatti non troveresti “orecchie” disponibili e tu continueresti a rimanercii male.

A causa di queste incomprensioni con gli amici, la tentazione più grande è quella di chiudersi in se stessi e non parlare più di quello che succede a casa, facendo quasi finta che non stia succedendo nulla per preservare il proprio giro di amicizie e la propria serenità fuori casa.

Chiudersi è un sollievo momentaneo, illudiamo anche noi stessi pensando che “se non parlo del fatto che la mamma ha un cancro e non ci penso posso far finta che non stia succedendo nulla e divertirmi come se nulla fosse”, poi però la realtà torna come un boomerang e ci lascia ancora più appesantiti e delusi e arrabbiati anche con noi stessi.

Cerca, quindi, al di là delle apparenze o di quello che è stato finora, quelle persone tra amici abituali, compagni di classe o di sport, anche persone un po’ più grandi, che sono disposte a ascoltarti e starti vicino.

 

MAMMA HA UN CANCRO: IL RAPPORTO CON LEI

Anche il rapporto madre – figli adolescenti può cambiare, e in molti modi diversi. Ci si può sentire più protettivi con lei e aiutarla in aspetti pratici e quotidiani, per esempio aiutandola nella gestione della casa, o cercando di non darle ulteriori pensieri e preoccupazioni, ma magari si evita di affrontare direttamente il discorso del tumore per timore di ferirla, ma forse anche per paura di parlare apertamente la diretta interessata, di un pensiero che è molto angosciante per te.

A volte, quando è la mamma a chiederti come stai, se hai voglia di parlare con lei, o magari quando lei stessa parla della propria situazione con altre persone, ci si sente infastiditi e ci si ritrae.

Non ti va di parlare né ascoltare; ti senti spaventato, e ti sembra troppo parlare sentirla parlare in prima persona della sua malattia, del suo tumore.

 

LA MAMMA E’ SEMPRE LA MAMMA

LA MAMMA è SEMPRE LA MAMMASe prima della diagnosi di tumore, era la mamma che ti aiutava e si occupava di te, adesso ti trovi a dover sperimentare che è la mamma ad aver bisogno del tuo aiuto. Ed è strano.

In parte è così, la mamma può aver bisogno di aiuto in alcune faccende relative alla gestione della casa, perchè meno attiva ed energica e si stanca facilmente; è meno disponibile ad accompagnarci per la città per le nostre varie attività e uscite. Ma la mamma non perde il suo ruolo di mamma, cioè di colei che ci sta vicina, che è disposta a stare ad ascoltarci e a confrontarsi, è sempre la persona a cui dobbiamo chiedere il permesso per uscire o per altre cose, è un punto di riferimento con cui a volte, proprio come prima, ci si può scontrare, arrabbiare o discutere.

 

 

NON TENERTI DENTRO LE TUE EMOZIONI QUNADO AFFRONTI IL TUMORE DI UN GENITORE

non tenerti dentro le emozioniLa cosa peggiore per un adolescente che sta affrontando il tumore della mamma, cioè la cosa peggiore che puoi fare per te, è tenerti tutto dentro.

Se ne parli, insieme all’aiuto di altri si può fare qualcosa, se invece tieni tutto dentro le cose rimangono uguali, ci si sente in balia degli altri che possono attaccarci da un momento all’altro e degli eventi e stiamo male.

 

UN CONSIGLIO

A volte c’è bisogno di parlare anche con chi è abituato a trattare con i sentimenti, le emozioni e i vissuti: in moltissime scuole superiori è presente uno psicologo. Si accede a questo servizio liberamente e spontaneamente, è gratuito e non è richiesta l’autorizzazione dei genitori; se non sai dove trovarlo, chiedi ai tuoi insegnanti o al personale scolastico.

 


mamma ha un cancroDr.ssa Maura Mazzola – Psicologa e Psicoterapeuta

 

 

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