USARE L’IMMAGINAZIONE PER “USCIRE” DALLA CAMERA STERILE

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Quando si è chiusi tra le mura di una camera sterile, è possibile arginare la sensazione di oppressione e costrizione cercando il “Peter Pan” che ognuno di noi porta in sé. Cioè permettendo a se stessi di giocare con l’immaginazione, proprio come si faceva da bambini.

Infatti solo da piccoli si può volare sull’oceano o arrampicarsi su alti alberi in fiore o nuotare tra delfini e pesci colorati… Poi si diventa adulti e non è più permesso sognare ad occhi aperti.

CAMERA STERILE: IL BENEFICIO DI USARE L’IMMAGINAZIONE

L’immaginazione può venire in aiuto in situazioni complicate ed è bene imparare ad usarla di nuovo. Infatti, può aiutarvi a gestire momenti difficili e ansiosi perchè aiuta a rilassarsi:

  • ritrovando leggerezza e oltrepassando i limiti che la situazione impone. Provate a chiudere gli occhi e fatevi guidare dalla vostra fantasia, liberando la testa dai pensieri.  Ad esempio…fantasticate di essere un gabbiano che vola alto in cielo o un aereo che vi sta portando in un altro ambiente, in spazi aperti…
  • provando un pò di sollievo quando il corpo è affaticato e sofferente. Gambe pesanti che tornano a correre per i prati. Un respiro affannoso che torna a liberarsi nell’aria. Braccia doloranti che nuotano senza sosta. Un corpo con le ali che vola tra le nuvole bianche.

Esercitatevi ad usare l’immaginazione più volte a settimana, in un tempo definito, e sempre che ne percepiate giovamento.

L’immaginazione può essere stimolata e utilizzata con la direzione di un terapeuta o professionista formato.

 

USARE L’IMMAGINAZIONE: ESERCIZI

Da sperimentare con il terapeuta

Un’altra tecnica da utilizzare è “l’immaginazione guidata”. In questo caso sarà il terapeuta a condurvi in uno stato di rilassamento, attraverso l’utilizzo di immagini scelte da lui stesso.

Da sperimentare in autonomia

Mettetevi in condizione di rilassamento, sdraiate o sedute comodamente, e provate ad immaginare un’esperienza che avete vissuto in cui si vi siete sentite tranquille, serene e protette.

Ad esempio: “sono al mare davanti al tramonto” oppure “sono a casa sul divano davanti al camino e leggo una rivista di moda”.

camera sterile e immaginazioneOccorre prestare attenzione nello scegliere un posto realmente “sicuro”, pulito (es. non un divano dove avete litigato o discusso con qualcuno, oppure un posto dove siete state coinvolte in situazioni positive ma anche negative). Se non avete un “posto sicuro”, lo potete creare, usando immagini metaforiche (es. una nuvola soffice, una casa sull’albero, un tramonto su una spiaggia caraibica).

Una volta scelto, dovrete cercare di sintonizzarvi con lo stato di quiete, calma e serenità che evoca quel posto. Dovrete ascoltarne i suoni, odorarne i profumi, vederne i colori e rilassarvi.

Per fissare e automatizzare questo stato, individuate una parola che rievochi quel posto o quella sensazione (es. oceano, tramonto, albero). Così, ogni volta che vi sentirete in “gabbia”, che aumenterà l’ansia o uno stato di malessere, potrete chiudere gli occhi e ripetervi mentalmente quella parola. In automatico, vi ricondurrà non solo al posto, ma anche alla sensazione piacevole che esso evoca.

 

camera sterile e immaginazioneInfine, un grande stimolo nell’attivare l’immaginazione può arrivare dalla musica. Infatti la musica aiuta ad evadere, induce al rilassamento, stimola la fantasia.

Non esiste una musica giusta, esiste la musica giusta per ognuna di voi. Infatti, è bene capire quale tipo di ritmo, voce, brano, vi trasmette sensazioni positive e rilassanti oppure grintose ed energiche.

!E’ meglio evitare brani o ritmi che possono evocare sentimenti nostalgici, malinconici o tristi.

Potete ascoltare la musica ogni volta che ne avete voglia ma sopratutto quando sentite di voler entrare nella dimensione di fantasia, cecando il Peter Pan che c’è in voi.


Elena Pagani Bagliacca Psicologa clinica e Psicoterapeuta

Ultimo aggiornamento 09/08/2017


 

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