SONO IN TERAPIA ONCOLOGICA: POSSO DEPILARMI?

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Se si assumono alcuni farmaci chemioterapici, la depilazione per qualche mese non sarà necessaria. Al di là di questo periodo specifico, durante e dopo la terapia oncologica la domanda “come mi depilo?” è una delle più ricorrenti, perchè ormai si sa che la pelle sottoposta ad interventi chirurgici e a farmaci diventa più sensibile.


 

depilazione e terapia oncologicaIn questa parentesi affrontiamo l’argomento depilazione analizzando le diverse tecniche depilatorie e i diversi momenti terapeutici come la chirurgia, la chemioterapia, la terapia biologica e la radioterapia, evidenziando i possibili effetti collaterali.

Le indicazioni che diamo sono importanti se eseguite la depilazione a casa. Se vi rivolgete ad un’estetista, sappiate che l’adeguata preparazione è essenziale, perchè è importante non commettere errori e saper consigliarvi il trattamento più sicuro per evitare traumi e infezioni.

 

1. DEPILAZIONE PRIMA DELL’INTERVENTO CHIRURGICO

Prima di un qualsiasi intervento chiedete al vostro chirurgo le modalità di depilazione da preferire. In alcuni casi, infatti, l’equipe ospedaliera preferisce depilare personalmente l’area interessata dall’intervento. Di solito la rasatura avviene con un rasoio appena prima di entrare in sala operatoria, per  evitare l’insorgere di possibili infezioni.

Ad ogni modo, le linee guida internazionali in ambito chirurgico suggeriscono la depilazione preoperatoria almeno 24 ore prima dell’intervento.

Se scegliete la cera, è importante chiedere al medico quanto tempo prima sia meglio farla. Questo per evitare che possibili reazioni impreviste come bruciature, irritazioni o infezioni  causino un eventuale rinvio dell’intervento stabilito.

Se l’area da trattare è particolarmente circoscritta, la pinzetta è abbastanza sicura, a patto che sia correttamente sterilizzata e il trattamento sia eseguito con la massima attenzione. Abbiate cura di non pizzicare la cute circostante.

Deve essere eseguita con cautela, e mai col rasoio a secco. Inumidite la cute con un detergente per pelli sensibili sotto forma di schiuma o mousse per facilitare lo scorrimento della lama sulla pelle per non causare lesioni accidentali, potenziali veicolo di infezioni.

Per una maggiore sicurezza preferite un rasoio monouso, per evitare follicoliti. Se ci sono peli incarniti si consiglia di eseguire un peeling al corpo nelle 24 ore che precedono la depilazione.

La crema è una valida soluzione, da evitare solo nel caso in cui il prodotto non sia mai stato utilizzato prima per evitare un’irritazione inaspettata della cute.

 

2. DEPILAZIONE IN CHEMIOTERAPIA

depilazione e terapia oncologicaI farmaci chemioterapici colpiscono le cellule in replicazione in tutto il corpo. Quindi, la chemioterapia può alterare in modo significativo le funzioni di protezione della pelle, la cute si assottiglia e diventa fragile e secca.

Per questa ragione la pelle andrebbe protetta più che traumatizzata inutilmente. Inoltre la chemioterapia può indebolire il sistema immunitario. In generale, sarebbe meglio non fare trattamenti di depilazione in questo periodo.

Comunque, se i farmaci a cui siete sottoposte non causano la perdita di peli e/o capelli ma solo un diradamento o una caduta parziale per cui potreste volere continuare a ricorrere alla depilazione dovete seguire alcune accortezze.

DA EVITARE

Depilazione con cera

Potrebbe essere traumatica, favorire escoriazioni e irritazioni ed essere particolarmente dolorosa. Inoltre si potrebbe manifestare una reazione avversa dovuta ad un’intolleranza causata dalle sostanze chimiche presenti nella cera stessa. Se poi la temperatura della cera fosse troppo calda, si potrebbe causare anche un’ustione e l’azione dello strappo potrebbe generare ecchimosi. Il consiglio è di evitarla.

Depilazione con crema

Le sostanze chimiche presenti in una crema depilatoria possono irritare la pelle causando bruciore, arrossamento, infiammazione, disidratazione e rash cutanei, soprattutto se la crema viene lasciata in posa troppo a lungo. L’odore della crema stessa potrebbe anche essere sgradevole nel caso soffiate di nausea.

DA PREFERIRE

Depilazione con rasoio

Preferite il rasoio elettrico. Durante questo periodo di terapia meglio evitare il rasoio con lama anche monouso.

Depilazione con pinzetta

Il metodo è relativamente sicuro in quanto non vengono utilizzate sostanze chimiche. La rimozione dei peli può richiedere molto tempo, ciò dipende dall’area trattata. In alcuni casi, in presenza di prurito, bruciore e/o disidratazione potrebbe essere considerato un trattamento sicuro. E’ fondamentale la massima attenzione all’igiene della pinzetta che dovrà essere sterilizzata e alla corretta modalità dello strappo che dovrà interessare il singolo pelo e mai la cute circostante.

3. DEPILAZIONE DURANTE LA TERAPIA BIOLOGICA

In relazione alle tipologie di farmaci impiegati si possono presentare effetti collaterali diversi.

  • Una particolare classe di farmaci biologici potrebbe causare la perdita di capelli e indurre un’ ipertricosi (aumento di pelosità) nell’area del volto e delle sopracciglia.
  • Un altro tipo di farmaco invece può causare sia la perdita di capelli che una riduzione di peli nelle aree di gambe e braccia favorendo l’aumento di ciglia, sopracciglia e peluria sul volto.

Questi effetti collaterali si manifestano di solito con lentezza. Il trattamento di depilazione anche in questo caso deve osservare alcune limitazioni. Talvolta, infatti, la somministrazione del farmaco biologico possa avvenire in combinazione con la chemioterapia, aumentando di conseguenza i possibili effetti collaterali e i rischi correlati.

Il trattamento con la cera potrebbe essere irritante e favorire insorgere di infezioni. Quindi meglio evitare.

 

L’uso della pinzetta è relativamente sicura a patto che la pinzetta sia correttamente sterilizzata e il trattamento sia eseguito con la massima attenzione, avendo cura di estrarre di non pizzicare inavvertitamente la cute circostante.

Preferite il rasoio elettrico. Il rasoio con lama, anche monouso, potrebbe generare infezioni.

 

4. DEPILAZIONE IN RADIOTERAPIA

La radioterapia potrebbe causare la perdita di peli o capelli solo ed esclusivamente nell’area interessata dalla terapia stessa, con un effetto circoscritto e localizzato. Solitamente quando la perdita dei capelli e peli è temporanea, ricrescono entro 3-6 mesi dopo l’ultima seduta di radioterapia.

L’area della pelle che ha ricevuto radioterapia può essere particolarmente fragile e sottile. E’ altresì utile valutare la presenza di neuropatia, che potrebbe manifestarsi con sintomi quali la perdita di sensibilità. In questo caso, in assenza di sensibilità, si potrebbe tirare troppo forte e creare escoriazioni. Si sconsiglia di trattare l’area irradiata mentre non ci sono controindicazioni particolari per il resto del corpo.

Il metodo è relativamente sicuro. E’ sempre importante porre la massima attenzione all’igiene della pinzetta stessa che dovrà essere sterilizzata e alla corretta modalità dello strappo che dovrà interessare il singolo pelo e mai la cute circostante.

Preferite sempre il rasoio elettrico per non incorrere in infezioni.

 

Meglio non farla su zona irradiata mentre su altre zone del corpo non ci sono controindicazioni.

 

 

5. DEPILAZIONE DURANTE LA TERAPIA TARGET

Alcuni farmaci utilizzati per il melanoma metastatico possono essere causa di follicolite come in alcuni casi l’assunzione di cortiocosteroidei. La tecnica di depilazione cponsigliata su tutto il corpo è il rasoio elettrico.

!NEOFORMAZIONI CUTANEE

I nei e le neoformazioni cutanee sospette non devono essere mai sollecitati da trattamenti di depilazione, così come eventuali escoriazioni o lesioni.

A seguito del trattamento di depilazione è sempre indicato lenire e proteggere l’area trattata con una crema emolliente e calmante a base di vitamine E, aloe e/o ossido di zinco al fine di ricostituire la barriera protettiva.

In caso di esposizione solare dopo la depilazione si raccomanda sempre di proteggere l’area trattata con un buon fattore di protezione non inferiore a SPF30.

 


Angela Noviello – Direttore Italia e coordinatore Europa di OTI Oncology Training International e presidente International Society for Oncology Esthetics.

Nota: Angela Noviello ha redatto questo articolo con il contributo di Morag Currin, Fondatrice di OTI.

Ultimo aggioramento 6/06/2017

 

 

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