L’agopuntura come abbiamo visto nell’articolo dedicato può essere un alleato importante per chi affronta una diagnosi di cancro. Qui vogliamo portarvi le testimonianze di chi ha provato in prima persona questa tecnica.
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AGOPUNTURA: UN APPROCCIO OLISTICO CHE CURA LA PERSONA NELLA SUA TOTALITA’
Secondo la medicina tradizionale cinese ogni persona sin dalla nascita e per certi versi dal concepimento ha una propria costituzione energetica. Questa costituzione nel corso della vita determina la comparsa di un sintomo e la sua gravità.
L’agopuntura, in quanto disciplina olistica, cura l’individuo nella sua totalità. Ripristina il normale flusso energetico laddove ha subìto dei blocchi. Blocchi che si manifestano, appunto, attraverso i sintomi.
Il fascino, ma anche la difficoltà dell’agopuntura è proprio che a sintomo uguale corrispondono trattamenti diversi. I trattamenti variano da una persona all’altra e spesso, nella stessa persona, da una seduta all’altra.
Dopo la prima seduta non è raro andare incontro ai cosiddetti “risultati paradossali”. Si tratta di sintomi ancora più intensi dovuti al fatto che l’energia è stata smossa all’improvviso. E’ normale e in un paio di trattamenti si ha un netto miglioramento.
L’ESPERIENZA DELL’ISTITUTO DEI TUMORI DI MILANO
Nel 2017 e 2018 all’Istituto dei tumori di Milano è stata fatta l’esperienza di un ambulatorio di agopuntura, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, dedicato alle donne con cancro al seno, primario o metastatico, in terapia o in follow up.
I titolari sono due medici anestesisti. Oltre al lavoro a tempo pieno in sala operatoria, hanno svolto seppur per un tempo limitato, l’attività di agopuntori in ambulatorio e in reparto degenza, quando vengono chiamati per un supporto ai pazienti. Il feed back è molto positivo. Non solo da parte dei colleghi curanti ma anche da parte delle stesse donne. Ecco la testimonianza di due di loro.
“HO PROVATO L’AGOPUNTURA E…”
«Sapevo ben poco di agopuntura e dei benefici sui pazienti oncologici» racconta Cristina. «Poi, partecipando a una conferenza, scopro che nell’ospedale in cui sono in cura è stato avviato un ambulatorio di agopuntura. E’ rivolto a pazienti in menopausa indotta da terapie ormonali. Pare che gli effetti siano buoni soprattutto per gestire i disturbi in fase acuta. Così ho deciso di provare.
Io sono in menopausa indotta da 13 anni, e tutti i disturbi che ho ormai sono cronici e non acuti. ll mio corpo in qualche maniera si è abituato. In quel periodo ero particolarmente stanca e priva di energie, avevo mal di testa frequenti, cadevo spesso mentre camminavo e piangevo tanto.
Ho iniziato il ciclo di 7 sedute. Di seduta in seduta ho notato in maniera inequivocabile l’aumento costante di energia e la diminuzione dell’intensità e della frequenza dei mal di testa. Quindi, anche su una paziente con cancro al seno metastatico e in terapia costante da 13 anni, tutti quegli aghetti nel corpo funzionano. Ciò che mi colpisce più favorevolmente dell’agopuntura è il concetto olistico. L’agopuntura prende in considerazione la persona e non la malattia.
Mi piace, perché corrisponde al tipo di persona che sono io. Il modo in cui si sviluppa una seduta tiene conto dello stato d’animo, energetico e fisico in quel momento. Si parla, ci si racconta, ci si apre. Solo alla fine della seduta gli aghetti vengono posizionati di volta in volta in modo diverso, proprio per rispondere ai bisogni di quel preciso istante. Il pizzicare degli aghi non fa assolutamente male».
«Anche a me la terapia ormonale dava parecchi problemi», aggiunge Silvia. «Specialmente insonnia e violente e improvvise vampate di calore, che si scatenavano in qualsiasi condizione emotiva o fisica. Ti senti dire che è una fortuna essere qui a parlarne, che questi effetti si possono sopportare. Certo, sopportiamo e superiamo tutto…anche gli effetti indesiderati. Però, che questi effetti siano limitanti e impattanti nella vita di tutti i giorni, non viene in mente a nessuno… o quasi.
Per fortuna nell’ospedale dove sono in cura, mi è stato proposto un ciclo di 7 sedute di agopuntura. Ho accettato subito. Ho iniziato così il percorso con due dottoresse molto professionali ma soprattutto molto umane. Seduta dopo seduta sentivo il bisogno di tornare. I benefici che provavo erano ancor più profondi di quanto mi aspettassi. Infatti, oltre a trovare grande beneficio per contrastare alcuni effetti collaterali della terapia oncologica, le sedute di agopuntura sono state quasi un supporto psicologico.
Oggi riesco a dormire tranquillamente. Posso fare una presentazione davanti ad una platea, cosa che il lavoro mi impone. Posso stare seduta sul divano di casa mia, senza che un improvviso quanto aggressivo attacco di caldo mi mandi in tilt».
AGOPUNTURA DOPO UNA DIAGNOSI DI CANCRO
Per saperne di più su:
- come agisce l’agopuntura sugli effetti collaterali delle terapie oncologiche
- a chi rivolgersi
- quando richiedere il trattamento
puoi leggere l’intervista alle dott.sse Anna Cardani e Lucia Miradoli, anestesiste presso l’Istituto dei tumori di Milano e medici agopuntori.
FraParentesi e Claudia Cannone, giornalista, in collaborazione con dott.sse Anna Cardani e Lucia Miradoli, anestesiste presso l’Istituto dei tumori di Milano e medici agopuntori.
Ultimo aggiornamento 03/12/2019