LAVORATORI AUTONOMI E LIBERI PROFESSIONISTI: ASSENZE PER MALATTIA

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Lo Statuto del Lavoratore Autonomo è diventato legge a maggio 2017 e dal 14 giugno 2017 sono scattate le tutele riguardanti le assenze per malattia previste dal Jobs Act.

LAVORATORI AUTOMONI E MALATTIA: DOPO IL JOBS ACT

A chi si rivolge: ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS (es. commercianti, artigiani, free lance) che versano lo 0,72% aggiuntivo.

Quando: se sono costretti a sospendere anche temporaneamente l’attività lavorativa a causa della patologia e delle terapie oncologiche.

Cosa: viene riconosciuto il diritto all’indennità di malattia e all’indennità di degenza ospedaliera.

Vediamo nello specifico:

L’importante novità con il Jobs Act è che:

1) Per tutte le situazioni di malattia grave, che impedisce il lavoro per oltre 60 gg,  è ora possibile ritardare i pagamenti INPS e dei premi assicurativi sino a 2 anni.

2) La degenza domiciliare è assimilata alla degenza ospedaliera. Questa assimilazione ha due effetti: dà diritto ad una indennità doppia e le giornate coperte da indennità sono 180 anziché 61.

CONDIZIONI:

  • I lavoratori autonomi devono aver versato almeno 3 mensilità di contributi alla gestione separata dell’Inps.
  • Non devono essere iscritti a nessun’altra forma di gestione pensionistica.
  • Non devono aver superato il 70% del massimale contributivo dell’anno precedente.
  • La malattia deve essere certificata. Va infatti indicato che è la conseguenza di trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, di gravi patologie cronico-degenerative che comporta una inabilità lavorativa temporanea del 100%.

COME OTTENERLA:

Per percepire l’indennità di malattia, i lavoratori autonomi devono farsi rilasciare il certificato di malattia dal medico curante che lo trasmette telematicamente all’INPS. E importante controllare la correttezza dei dati anagrafici e di domicilio per la reperibilità, inseriti dal medico, per non incorrere nelle eventuali sanzioni previste dalla legge.

Con il certificato telematico, il lavoratore è esonerato dall’obbligo di invio dell’attestato al proprio datore di lavoro, che potrà riceverlo e visualizzarlo tramite i servizi INPS. Per ulteriori informazioni si consulti il sito INPS.

IMPORTO DELL’INDENNITA’ DI MALATTIA

A seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, le indennità di malattia e di degenza ospedaliera spettano solo se risulta accreditato, nei 12 mesi che precedono l’inizio dell’evento o del ricovero, almeno un mese di contribuzione piena alla Gestione Separata.

Per gli eventi insorti prima del 5 settembre 2019, il requisito contributivo minimo richiesto è di tre mensilità nei 12 mesi precedenti la data di inizio dell’evento.

L’importo dipende dal numero di mensilità contributive pagatedurante l’anno in cui è iniziata la malattia.

In particolare per l’indennità di malattia:

  1. Se sono stati pagati da 3 a 4 mesi di mensilità contributive, l’indennità di malattia è pari all’4% della retribuzione giornaliera. (Questa risulta dalla divisione per 365 del massimale contributivo previsto nell’anno dell’inizio della malattia).
  2. Se sono stati pagati da 5 a 8 mesi di mensilità contributive, l’indennità di malattia sarà pari al 6% della retribuzione giornaliera
  3. Se sono stati pagati da 9 a 12 mesi di mensilità contributive, l’indennità di malattia sarà pari al 8% della retribuzione giornaliera

Mentre per l’indennità per degenza ospedaliera:

  1. Se sono stati pagati da 3 a 4 mesi di mensilità contributive, l’indennità di malattia è pari all’8% della retribuzione giornaliera. (Questa risulta dalla divisione per 365 del massimale contributivo previsto nell’anno dell’inizio della malattia).
  2. Se sono stati pagati da 5 a 8 mesi di mensilità contributive, l’indennità di malattia sarà pari al 12% della retribuzione giornaliera
  3. Se sono stati pagati da 9 a 12 mesi di mensilità contributive, l’indennità di malattia sarà pari al 16% della retribuzione giornaliera

LIBERI PROFESSIONISTI E MALATTIA

Per i liberi professionisti iscritti alle rispettive casse previdenziali, va guardato il regolamento della cassa di riferimento. Infatti, ciascuna cassa può prevedere forme diverse di assistenza economica. Ad esempio, previdenze assistenziali straordinarie per eventi di malattia gravi che impediscono in tutto o in parte, per un certo periodo di tempo, lo svolgimento dell’attività professionale.


Redazione Fraparentesi

ultimo aggiornamento 19/11/2021

 

 

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