I partner, gli amici e i familiari hanno l’importante compito di star vicino e aiutare la persona cara durante l’esperienza del tumore. E per fare ciò hanno bisogno di strumenti per comprendere, sostenere se stessi per poter poi sostenere ed essere realmente d’aiuto.
La malattia oncologica di una donna colpisce tutto il sistema relazionale che la riguarda, famiglia, amici, parenti. E’ dunque molto probabile che anche le persone intorno a lei stiano soffrendo.
Prendersi cura di altre persone è un mestiere difficile, come essere genitori. Idealmente, bisogna già essere adulti, autonomi, indipendenti e poter fare da “genitore”, seppur temporaneamente, alla persona a cui si vuol bene.
Essere un caregiver e aiutare una persona malata di cancro, è un ruolo in cui si viene catapultati, non si è preparati.
Occorre mettere da parte se stessi per ascoltare i bisogni della persona e comprendere quali siano e differenziarli dai propri. Mettersi nei suoi panni, mettersi nelle sue scarpe con i suoi piedi e le sue forze e soprattutto distanziarsi dal proprio dolore e dalle proprie paure.
9 CONSIGLI PRATICI PER AIUTARE UNA PERSONA MALATA DI CANCRO
1. Sviluppate la propensione all’ascolto e riducete la propensione alla soluzione dei problemi.Cercate di capire l’area dei problemi e di conseguenza, a chi rivolgervi per risolverli. Alcuni potrete risolverli direttamente altri necessitano di esperti, perchè lo sapranno fare meglio e più velocemente, come il medico o lo psicologo.
2. Siate presente nei momenti clou: visite, esami diagnostici, inizio delle terapie, colloqui con i medici per i consulti o per le valutazione sull’andamento delle terapie stesse.
3. Sostenete la persona cara una volta che ha scelto un percorso terapeutico, ascoltando le sue ragioni. Forse voi avreste fatto diversamente, ma lei è diversa da voi.
4. Ricordate quali sono le caratteristiche che vi piacciono nella persona cara e che determinano il vostro legame affettivo e provate a comprendere che queste caratteristiche di temperamento rimangono anche durante la malattia, magari amplificate dalle paure, dalla stanchezza, ma che si tratta sempre di lei. E cercate dunque di avere fiducia nelle scelte della persona cara, anche se a volte non le condividete.
5. Accettate che non potrete sostituirvi a lei e che parlerà, farà, solo quando sarà pronta.
6. Chiedete aiuto, specie psicologico, per la persona cara, ma sempre comunicandoglielo prima e non chiedete aiuto in urgenza e suo malgrado. Se lei non dà ascolto, provate a sollecitare il parlarne con altre persone significative per lei: amici, familiari, medici, psicologi.
7. Comprendete che gli alti e i bassi non sono la persona che conoscete e a cui volete bene, ma la sua reazione a una miriade di fatti: biologici, emotivi, sentimentali, relazionali.
8. Utilizzate parole incoraggianti e non parole distruttive: quelle che farebbe piacere ascoltare e non quelle che servono a punire, a spaventare o a richiamare ad un dovere.
9. Siate di aiuto concreto con la persona cara malata di cancro e non offritevi semplicemente di aiutare. Per esempio, cucinate per lei o andate a prendere i bambini a scuola così da darle il tempo di fare un’attività che la fa stare bene, magari una lezione di yoga.
DR.ssa Concetta Stornante – Medico Psichiatra e Psicoterapeuta
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