LA MIA PARENTESI TUMORE: RINASCERE OLTRE IL LIMITE

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Questa parentesi tumore la dedichiamo alla storia di Giacomo, che ci ha colpito nel profondo. Un fiume in piena di amore per la vita e lo sport e tanta voglia di non fermarsi davanti alle difficoltà.

 

Ad ottobre 2014, a causa di un cedimento del ginocchio, Giacomo scopre di avere un tumore. La strada che si trova a percorrere è lunga e tutt’altro che facile. Nel dicembre 2016 purtroppo Giacomo subisce l’amputazione della gamba.  Una prova dura per un ragazzo giovane che ama lo sport. Eppure Giacomo riparte da se con una nuova energia. Scoprirete dalle sue parole che la sua storia è una testimonianza meravigliosa di resilienza. Merita davvero di essere letta.

VIVO LA VITA QUI E ORA

Con l’amputazione, che poteva sembra la fine di tutto, un limite insormontabile è rifiorita, invece, la voglia di ricominciare a fare sport.

parentesi tumore giacomoRacconto sempre che i tre anni passati, sono stati gli anni più belli della mia vita, perché mi ha dato molto più di quanto mi possa aver levato.

Oggi ho una vita con un senso più profondo. Riesco grazie alla malattia a vivermi appieno ogni istante del presente, vivendo la vita qui e ora. La malattia mi ha fatto apprezzare ogni aspetto della vita quotidiana senza lasciare al caso nessun aspetto.

In più questo percorso mi ha fatto scoprire passioni mai esplorate. Come l’amore per la cultura indispensabile per conoscere se stessi e ciò che ci ruota intorno. L’amore per la lettura e scrittura grazie alla quale è nato il mio libro “Non Siamo Immuni”. L’amore per la musica.

OLTRE IL LIMITE…

Prima della malattia ho fatto per dieci anni equitazione a livello agonistico. Lo sport che ho sentito sulla pelle a sensazione di voler intraprendere è stato il canottaggio.

Ma non faccio canottaggio nonostante l’amputazione, nonostante una gamba in meno. Lo faccio proprio grazie a questa mia condizione fisica. Perché è stato tutto ciò a ridarmi gli stimoli necessari per ricominciare un percorso che prima sembrava concluso.

parentesi tumore giacomoQuesto è la dimostrazione che non c’è siepe senza infinito e non c’è infinito senza siepe. Cioè da un limite può nascere qualcosa di nuovo.

L’importante è riuscire a vedere la bellezza in tutto con una mentalità positiva.

Vedere non quello che non hai ma ciò che hai.

LO SPORT: PALESTRA DI VITA

Un’altra cosa che mi preme dire è che in questi tre anni di malattia, ci sono state tante cose che mi hanno permesso di superare al meglio questa salita. Uno tra tutti è stata l’attitudine che ho sviluppato grazie allo sport. Per me lo sport è stato ed è una palestra di vita.

Ti insegna che la vita non è tutta rosa e fiori come ci illudiamo che sia. Esistono anche momenti in cui cadiamo, in cui ci sentiamo fragili oppure in cui abbiamo paura. Ma questi momenti non rappresentano la fine della nostra vita ma solo una tappa che ci fa crescere e maturare.

parentesi tumore giacomoQuando cadiamo da una barca non è che molliamo tutto e lasciamo perdere alla prima difficoltà (nemmeno alla centesima!). Ci rialziamo e cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato e cosa dobbiamo migliorare.

Lo sport mi ha insegnato anche che le cose belle, quelle che ti danno soddisfazione, si ottengono con il sudore della fronte. Per ottenere anche il risultato più importante della propria carriera bisogna allenarsi duramente. Fare doppi o tripli allenamenti al giorno. Ma poi i risultati arrivano.

Questa è la dimostrazione plastica che nella vita se si vuole arrivare (anche se non si arriva mai!) bisogna percorrere la strada che non ha scorciatoie perché non portano a nulla.

Bisogna percorrere ogni tappa perché ogni tappa servirà a formarci a 360* gradi. Sia i bei momenti ma soprattuto quelli negativi. Sono proprio quest’ultimi che determinano l’uomo e la donna che siamo o che diventeremo.


♥ Grazie Giacomo

Ultimo aggiornamento 24/01/2018

 

 

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