HO UN TUMORE. POSSO ESSERE FELICE?

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Quando attraversiamo un periodo difficile della nostra vita, come la parentesi tumore, alcuni stati d’animo negativi possono prendere il sopravvento. Le emozioni che si provano, paura, incertezza, confusione e depressione, possono scatenare un rimuginio continuo che consuma energie mentali e di conseguenza lascia esausti anche fisicamente.

Come reazione si è portati a chiudersi in se stessi, isolandosi da coloro che ci circondano, familiari e amici, per il timore di non essere capiti appieno.

Tutto questo porta ad una assenza di scambio e comunicazione e alimenta sentimenti di frustrazione e rabbia.

Ma soprattutto porta al rischio di pensare che la nostra vita in questo momento ci riservi solo esperienze negative, girando principalmente intorno alla malattia e alle terapie. Questo ci fa perdere di vista tutto ciò che di bello abbiamo, siamo e quel che di buono e sorprendente ci accade quotidianamente.

 

TUMORE E STATI D’ANIMO: L’IMPORTANZA DI SOFFERMARSI SULLE COSE POSITIVE

Per queste ragioni in questa “parentesi” l’invito è a fermarsi un attimo e a ricercare la bellezza delle piccole cose, delle piccole parentesi.

Qui troverete degli spunti da mettere in pratica quotidianamente allo scopo di riconoscere il proprio stato d’animo in un determinato momento della giornata.

Allo stesso tempo di cercare di rivolgere l’attenzione su ciò che può colpire positivamente (una frase, un pensiero, un’immagine etc.).

Lo spunto da cui partiamo è una tecnica che viene comunemente usata in psicologia, il Photolangage.

Questa tecnica consente una più libera espressione delle proprie emozioni facendo leva sull’enorme potere che le immagini possono esercitare su di noi, piuttosto che sull’utilizzo delle parole.

IL PHOTOLANGAGE

tumore e stati d'animoLetteralmente “linguaggio delle foto”. E’ una tecnica nata in Francia grazie a un team di psicologi mentre lavoravano con un gruppo di adolescenti. Viene usata con successo con le persone che fanno fatica a rivelare le emozioni più profonde.

La foto diventa un tramite per esprimere al meglio le proprie emozioni, liberandosi di blocchi e paure senza sentirsi giudicati in prima persona.

Inoltre il confronto e lo scambio con i pareri delle altre persone consente di aprirsi all’altro, sviluppare notevolmente la capacità di ascolto attivo e lavorare sull’empatia. 

 

LA SCATOLA DELLE PARENTESI DA NON PERDERE

Vediamo allora come procedere:

  1. scegliete una scatola che vi piace oppure un vaso o un contenitore
  2. prendete dei foglietti colorati, riviste, forbici e pennarelli, o semplicmente siate ricettive nell’accogliere tutto ciò che accade intorno a voi
  3. giorno per giorno riempitelo “della parentesi bella” di quella giornata. Dietro ogni immagine o frase scrivete la data e l’ora e riponetela nella scatola delle parentesi da non perdere.

Potrà essere:tumore e stati d'animo

  • un messaggio che viene evocato da una foto su un giornale
  • oppure una foto che avete scattato col cellulare
  • oppure una frase che avete sentito
  • o un pensiero che avete avuto
  • o un disegno che avete fatto o ricevuto
  • o semplicemente, un fatto che ha reso un momento della giornata bello.

 

Questa sarà la nostra scatola delle “parentesi da non perdere’ che giorno per giorno andremo ad arricchire.

 

LA SCATOLA DELLE PARENTESI DA NON PERDERE: CHE SENSO HA?

Questo esercizio apparentemente molto semplice e leggero, ha il pregio di:

  • aiutarci a riconoscere il nostro stato d’animo riguardo non solo alla malattia ma anche alla relazione con chi ci sta vicino
  • aiutarci a custodire tutto ciò che di bello e positivo ci colpisce durante il giorno.

tumore e stati d'animoLo scopo è di aiutarci a spostare l’attenzione e i pensieri sulle cose belle. Può trattarsi anche di piccole cose, come può essere un disegno di un bambino, o un riflesso di luce che scalda il volto al mattino.

L’obiettivo finale è proprio di evitare di restare prigionieri di pensieri bui e ripetitivi riguardanti la malattia.

A cadenza regolare (diciamo una volta ogni due settimane) o quando vi sentite giù di morale, potrete attingere dalla scatola, pescando un bigliettino per ricordare che la vita, anche durante la parentesi tumore, ha tanti momenti felici e positivi.

 

UN’IDEA IN PIU’

Potete decidere di riempire la scatola delle parentesi da non perdere con i vostri familiari e ritrovarvi insieme per aprirla svelandone i contenuti e confrontandoli con quelli raccolti dal resto della famiglia.

Se si riesce a far diventare questo rituale, un tumore e stati d'animoappuntamento costante da condividere tra voi e i vostri caregiver, vi permetterà di migliorare in modo significativo lo scambio comunicativo ed empatico, e di conseguenza la vostra relazione con loro.

 

 

Cosa aspettate? Correte a scegliere la vostra scatola 🙂


 

Maria Luisa Vampa Medico Chirurgo MA Psicoteraphy & Healing

Ultimo aggiornamento 11/05/2017


 

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