In questa parentesi affrontiamo insieme il delicato tema del linfedema e come vestirsi nel caso si presenti.
Il linfedema, lo sappiamo, è un possibile effetto collaterale post intervento chirurgico di asportazione dei linfonodi. Può presentarsi sia negli arti superiori che inferiori e una delle difficoltà che si possono avere è nella vestibilità di alcuni indumenti e di conseguenza nella scelta dei look.
E’ importante ricordarci sempre che gli abiti sono un elemento di decoro ma che la bellezza di una donna sta nel suo modo di affrontare la vita, nel suo sguardo ma soprattutto nel sorriso. Quindi, anche se con qualche difficoltà in più rispetto a prima della diagnosi, possiamo riscoprire il gusto di vestirci alla moda, con alcune accortezze che si rifanno alle tecniche delle forme del corpo.
GAMBE: SE C’E’ IL LINFEDEMA ECCO COME VESTIRSI
Chi ha il linfedema agli arti inferiori e quindi asimmetria tra le gambe, potrà considerare la forma del proprio fisico a pera per sapere quali punti di forza esaltare e quali camuffare.
Scegli pantaloni e gonne in grado di sfinare o allungare la figura.
Prediligi i colori più scuri, a righe verticali, senza fantasie.
Scegli capi confezionati con tessuti morbidi.
SI
- Pantaloni a palazzo, a zampa o taglio maschile
- Tagli morbidi, senza tasche o cuciture troppo strutturate che creano ancor più volume
- Gonne svasate o a ruota, preferibilmente della lunghezza che corrisponde al punto più snello della gamba (es. ginocchia).
NO
- I pantaloni troppo aderenti (tipo leggins)
- I pantaloni stile capri
- Le gonne fascianti a tubo
- Materiali rigidi
Scegli top e giacche in grado di esaltare i punti che meritano di essere valorizzati e che saranno in grado di equilibrare l’insieme.
SI
- Colli a V o girocollo
- Righe orizzontali
- Baveri di giacche e cappotti ampi
- Decorazioni sulle spalle
- Top tagliati
NO
- Top e giacche con motivi fantasia
- Top larghi
I tacchi aiutano in questo caso a slanciare ulteriormente la figura.
Tuttavia è importante limitarli se in questo momento abbiamo problemi di sensibilità, indolenzimento o stanchezz.
SI
- Gli stivali d’inverno, sotto il ginocchio
- Ai tacchi larghi e ai tessuti flessibili che permettano alta vestibilità così come le cuciture elastiche sui bordi
- zeppe o plateau d’estate.
NO
- Ai cinturini alla caviglia, che sono vasocostrittori e spezzano la figura della gamba.
- Scarpe a punta
BRACCIO: IN CASO DI LINFEDEMA ECCO COME VESTIRSI
Spesso, chi ha linfedema al braccio post tumore al seno, palesa anche un po’ di ingrassamento.
Quest’ultimo se dovuto a terapia ormonale e menopausa indotta, si presenta soprattutto come gonfiore addominale.
Queste caratteristiche fanno rientrare la fisicità nella forma a Mele per cui sarà importante ricreare la sinuosità della Clessidra lavorando essenzialmente sul punto vita.
Glorificare la luminosità della pelle e il decolleté lavorando con scolli e accessori come collane e orecchini per donare luminosità al viso.
Per non costringere il braccio gonfio, possiamo vestire bene gli abiti, anche a giromanica indipendentemente dalla stagione, eventualmente coperti da un bolerino in maglia corto
- Camice, giacche o cappotti/spolverini a vita alta (stile impero ad esempio)
- Maglieria morbida a manica ampia (al posto di camice e giacche troppo fascianti)
- Bolerini/poncho stando sempre attente a segnare la vita alta
Indumenti troppo larghi con l’idea di “nascondervi”, perché il risultato è di ingolfarvi non mettendo in evidenza i vostri punti di forza abbigliamento stretto
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Meglio le linee che seguono le linee naturali del vostro corpo
- i pantaloni a vita bassa o appoggiati ai fianchi
- gonne dritte o appena svasate
NO
- gonne troppo corte
- pantaloni affusolati
Valentina Coccia – Fondatrice metodo Consapevolezza Estetica